Giovanni Minoli: “Da ragazzino ho subito una violenza, so perfettamente cosa provi una donna stuprata”

Giovanni Minoli è stato uno dei pilastri della televisione, un giornalista che ha rivoluzionato il piccolo schermo con programmi che sono tutt'oggi iconici. Alla soglia degli 80 anni racconta in un'intervista alcuni aspetti inediti della sua vita, in particolar modo della sua giovinezza, che lo hanno profondamente segnato.
Giovanni Minoli e le scuse a sua madre
Un'intervista rilasciata con l'intento di stupire, di raccontare qualcosa che non è mai stato reso noto prima. È con questo spirito che Giovanni Minoli risponde alle domande ai microfoni del giornale, che inizia con un'ammissione insolita: "Vorrei usare questa intervista per chiedere scusa a mia madre". Il giornalista racconta, quindi, la scomparsa dei suoi genitori:
Mia madre e mio padre sono morti nello stesso modo: in due incidenti automobilistici a 15 anni di distanza l'uno dall'altro. Mio padre si è schiantato contro un autotreno che faceva una inversione a U sull'Aurelia, e mia madre perché andava a 200 all'ora con la Porsche. Mia madre era una pazza scatenata.
La richiesta di scuse a sua madre, rimasta vedova a 50 anni con otto figli a carico, di cui lui era il terzo, nasce da un episodio verificatosi quando era già adulto sebbene il loro rapporto sia stato sempre conflittuale e in molte circostanze lei sia stata piuttosto dura. Minoli, quindi, spiega di cosa vorrebbe scusarsi:
Di non averla capita. Abbiamo litigato troppo. Io sono stato 10 anni senza parlarle perché lei un giorno ha trattato male Matilde, mia moglie. E io le ho detto: mamma, o le chiedi scusa o non mi vedi più. Chiaramente lei non le ha chiesto scusa e io per 10 anni non l'ho vista. Quelle scuse mancate sono un rimpianto che cresce ora che mi avvicino alla morte.
La violenza subita da ragazzo
Il decano della tv, poi, decide di rivelare un episodio terribile da lui vissuto quando era appena un ragazzo, un avvenimento che ha segnato per sempre la sua vita, in maniera indelebile:
Quando ero ragazzino ho subito una violenza che non ho mai raccontato. Una donna che lavorava in casa per noi ha abusato di me. Avevo 14 anni. Posso solo dirle so perfettamente cosa provi una donna stuprata. Ti rimane addosso il senso della violenza. Un trauma che ha sviluppato in me una smisurata sensibilità. C'è voluto tempo ma ho capito che solo con l'amore potevo ricucire i rapporti con le donne.
Questa riconciliazione con l'universo femminile è passata attraverso grandi amori, "delle donne mi è solo interessato capirle e amarle profondamente" ha raccontato, ma il più grande dei suoi amori è quello con sua moglie, madre di sua figlia Giulia:
Matilde, mia moglie. Una donna eccezionale. Insieme a suo padre, Ettore Bernabei, ha fondato la Lux. Lei ne è stato il motore. Ha raccolto settecento miliardi sul mercato internazionale per fare le coproduzioni. Non a caso l'unica donna del settore a diventare Cavaliere del Lavoro.