Diego Dalla Palma: “Silvia Toffanin non ha superato un lutto, non mi ha offeso a Verissimo. Ma mi sento incompreso”

L'imprenditore e profeta del make up italiano Diego Dalla Palma ha deciso di non voler vivere la vecchiaia e dopo averne parlato apertamente al suo pubblico e in una lunga intervista a Verissimo, della sua decisione di programmare la morte, ha commentato con Fanpage.it le reazioni scatenate dalle sue dichiarazioni. La decisione di voler interrompere la sua vita prima di compiere 80 anni ha suscitato polemiche e discussioni, non solo tra i suoi fan e seguaci sui social. Silvia Toffanin la scorsa domenica è sembrata stizzita dalle sue dichiarazioni, accusandolo di apparire come "impazzito" agli occhi delle persone. La conduttrice ha citato anche la mamma, morta nel 2020 a causa di un tumore spiegando: "Avrei pregato il Signore in ginocchio per tenerla in vita un'ora in più". Dalla Palma oggi giustifica la reazione di Silvia Toffanin, ma non quella di molte altre persone: "Sono scioccato, non pensavo di essere così incompreso".
Cosa pensa della reazione di Silvia Toffanin alle sue dichiarazioni intime?
Non mi ha infastidito. Ha avuto la reazione di una persona che non ha ancora elaborato un lutto. Mi ha detto quelle cose in modo garbato, non mi hanno offeso le sue parole, ‘prete' o ‘penseranno che sei pazzo'. È stata un'amica, il suo intervento è stato accalorato ma non mi ha ferito. Ho sentito che mi parlava come una figlia. Il suo dolore per la perdita della madre è enorme, quindi mi ha fatto tenerezza. Ha sollevato in me un senso di protezione, avevo voglia di accarezzarla. Mi ha intervistato altre volte, so che la sua reazione è stata in buona fede. E poi, anche per un altro motivo.
Cioè, quale?
Perché è giovane, ha ancora il dolore per la perdita della mamma, ha la piacevolezza della famiglia, dei sentimenti. Solo una cosa mi ha fatto dispiacere, mi sarebbe piaciuto raccontare le ragioni più spirituali che mi fanno stare bene ora. Indipendentemente da Silvia Toffanin, non avrei mai pensato di essere così incompreso. Sono scioccato.
Non immaginava che le sue parole creassero dibattito mediatico?
Non avrei mai immaginato di essere così incompreso in relazione a questo tema. Sono scioccato. Non pensavo fosse un tema popolare, ma credevo fosse una cosa di cui poter parlare, su cui poter discutere. C'è chi mi dice "meriti di morire", c'è chi mi dice "Dio non vuole, e tu no", oppure chi sostiene che "Di là non ci sarà proprio niente". Sono allibito, perché penso "Perché vi preoccupate così tanto? Perché vi indignate o mi ferite se io sono contento e tranquillo?". So che tra qualche anno la situazione precipiterà.
Quali sono le ‘ragioni più spirituali' che accennava prima?
Mio nonno, mio papà, mia madre, mi portavano alla veglia dei morti. Recitavamo il Rosario, mi portavano a vedere i cadaveri distesi. Per alcuni era uno shock, per me è stata come una preparazione alla morte. Se ne parlava. Oggi tutti hanno paura della morte, ma non si rendono conto di quanto sono spesso ridicoli in vita. Io vivo serenamente perché ho già superato la possibilità di dover affrontare quel momento. Sto bene perché la aspetto (la morte, ndr) con fierezza, serenità, con la voglia di conoscere ancora il mondo, di andare a teatro, di vivere l'arte, di viaggiare. Nessuno vuole sapere questo, tutti mi chiedono soltanto se ho il cancro. No, ho un male peggiore. Il male di vivere in una società disumana, feroce.
Non teme di perdersi qualcosa?
No, assolutamente niente. Ieri ho parlato con un amico che non riesce a farsi ricoverare, un altro è immobilizzato a Biella con il girello. Un amico non esce più di casa perché era un antiquario famoso, e oggi ha paura di mostrarsi ridicolo davanti alle persone. L'unica cosa che posso perdermi è la possibilità di visitare altri paesi, non potrò vedere tutto il mondo.
Ha ancora tempo, però, per visitare ciò che le interessa di più.
Sì, sto programmando i viaggi più spirituali. Lunedì andrò in Thailandia, dove mi auguro di rifocillare la mente. Pian piano ho alcuni dolori, oggi ne ho da piangere, ma non prendo antidolorifici. Perché voglio viverci con questo dolore, voglio capirlo ed elaborarlo.
Su Instagram, due giorni fa, ha rivelato di voler regalare il suo arredo.
Anche su questa cosa sono stato frainteso. La gente ha pensato che io tra pochi giorni mi uccido. Ho centinaia di messaggi di persone che mi chiedono di regalargli lo spazzolino da denti, un bracciale, i miei calzini, scarpe, libri. Mi hanno chiesto 5mila euro. Per fortuna che quello che intendo fare è rimandato a gennaio.
Cioè, cosa intende fare nello specifico?
Intendo fare una donazione a un orfanotrofio in Valsugana, e a un'altra casa in Friuli Venezia Giulia che si occupa delle persone colpite dall'alluvione. Non ho un negozio di mobili, ma ho alcune cose che mi farà piacere dare a persone che la sera ne troveranno conforto.