107 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il caso Collini, la storia vera che ispira il film di Marco Kreuzpainter tratto dall’omonimo libro

Questa sera su Rai3 va in onda Il caso Collini, un thriller diretto da Marco Kreuzpaitner e tratto dall’omonimo bestseller di Ferdinand von Schirach. Il film ricostruisce la storia di Fabrizio Collini, interpretato da Franco Nero, e dell’omicidio di Hans Meyer, di cui è stato accusato.
A cura di Elisabetta Murina
107 CONDIVISIONI
Immagine

Questa sera su Rai3 va in onda Il caso Collini, un thriller diretto da Marco Kreuzpaitner e tratto dall'omonimo bestseller di Ferdinand von Schirach. Il film ricostruisce la storia di Fabrizio Collini, interpretato da Franco Nero, e dell'omicidio di Hans Meyer, di cui è stato accusato. A difenderlo viene chiamato l'avvocato Caspar Leinen, che con le sue indagini porterà alla luce un episodio oscuro della storia della Germania, riguardante da vicino anche il nonno dello scrittore, capo della gioventù hitleriana.

Di cosa parla Il caso Collini, tratto dal bestseller di Ferdinand von Schirach

Il caso Collini racconta la storia di Fabrizio Collini (interpretato da Franco Nero), un operaio in pensione che vive in Germania da diversi anni e che viene accusato dell'omicidio di Hans Meyer, industriale di 85 anni ucciso senza apparente motivo. A difenderlo viene chiamato il giovane avvocato Caspar Leinen, che indaga sul passato della vittima, nonostante i suoi superiori lo spingano a lasciar perdere. Andando a fondo con le ricerche, ricostruisce un episodio oscuro della storia italiana, avvenuto durante la seconda guerra mondiale, che porterà anche alla spiegazione del movente del gesto. Nel libro, rispetto al film, il delitto viene descritto in modo molto più violento: Collini spara quattro volte alla testa di Meyer e poi calpesta la testa così forte che il tacco della sua scarpa si rompe.

La storia vera di Baldur von Schirach, nonno dello scrittore

Il libro da cui è tratto il film è stato scritto da Ferdinand Von Schirach, autore tedesco che ha vissuto da vicino la seconda guerra mondiale e in un certo senso anche la vicenda che ha scelto di raccontare. Ha iniziato a pubblicare i suoi primi lavori all'età di 45 anni, con una carriera da avvocato alle spalle. Nella maggior parte dei casi trasformava in scritto i casi in cui si era imbattuto nel corso della sua carriera. E ne Il caso Collini ha affrontato una questione che lo riguardava in prima persona: suo nonno, Baldur von Schirach, era a capo della gioventù hitleriana e al processo di Norimberga venne condannato a 20 anni di carcere per crimini contro l'umanità. La scoperta della vera identità del nonno l'ha sconvolto, come ha raccontato sula rivista Der Spiegel: "Avevo 12 anni. Nel nostro libro di storia c'era una sua foto: “Baldur von Schirach, leader della gioventù Hitleriana”. Riesco ancora a vederla”. 

Che cosa è il vergangenheitsbewältigung e la legge Dreher

Scrivendo il libro Il caso Collini, l'autore affronta un episodio oscuro della sua vita, che riguarda il nonno e il periodo della seconda guerra mondiale. Per i tedeschi nati dopo l'Olocausto, il processo con cui si affronta il passato, cercando di imparare da esso e nello stesso tempo di averne una visione più serena, si chiama vergangenheitsbewältigung, e indica anche il superamento di quel senso di colpa storico che provano quelle generazioni. Il capitolo della storia della Germania di cui si parla è citato nel film in riferimento alla legge Dreher del 1968,  che prende il nome da Eduard Dreher, pubblico ministero presso il tribunale speciale di Innsbruck sotto il Terzo Reich, che chiedeva la pena di morte anche per i reati più lievi.

107 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views