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Pino Insegno incontra Giorgia Meloni alla mostra su Tolkien: “‘Sta cosa l’ho fatta gratis, si sappia”

Alla mostra di Roma l’incontro tra Giorgia Meloni e Pino Insegno, da settimane è al centro di polemiche per il suo prepotente ritorno in Rai che sarebbe legato proprio al rapporto di amicizia con la premier. Un fugace scambio di battute, con una precisazione di Insegno ai collaboratori del primo ministro.
A cura di Andrea Parrella
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È stata inaugurata in queste ore la mostra "J. R. R. Tolkien 1973 – 2023 Uomo, Professore, Autore", dedicata al "papà" de Il Signore degli Anelli e inaugurata a Roma, che ha visto sfilare molti volti politici, per lo più rappresentanti del governo, tra i quali la stessa premier Giorgia Meloni. Tra gli incontri del premier, anche quello con Pino Insegno, il conduttore televisivo al centro del dibattito da mesi per il suo rientro in Rai che è stato correlato proprio all'amicizia, mai negata, con il primo ministro.

L'incontro tra Insegno e Meloni a Roma

Tra i due un incontro rapido e fugace, un semplice saluto condito da uno scambio di battute proprio relative a Tolkien. La premier, entrando nella sala dedicata al cinema ha visto un video di Pino Insegno che, da doppiatore, presta la voce al personaggio di Aragorn, il sovrano in esilio. "La voce del re", si legge sopra all'immagine dell'attore e doppiatore. Poco dopo l'incontro tra i due, sulla scalinata, mentre Meloni lasciava la mostra dopo averne commentato i contenuti. "Ti ho visto leggere Tolkien…", dice lei al presentatore, che commenta ironico "hai visto? so leggere". Poi Meloni si allontana sorridente, salutandolo con un amichevole "Ciao Pi'". Poi, stando a quanto riporta La Stampa, Insegno tira la giacca a uno degli accompagnatori di Meloni e dice: "Io ‘sta cosa l'ho fatta gratis eh. Che si sappia…".

Quando Insegno citò Tolkien al comizio di Fratelli d'Italia

Ricordiamo che il sigillo sul rapporto di amicizia tra Meloni e Insegno era stato proprio nel segno di Aragorn e Il Signore degli Anelli. Tra i comizi più significativi della campagna elettorale del 2022 che avrebbe portato Giorgia Meloni alla nomina come premier, c'è proprio quello aperto da Pino Insegno, che aveva introdotto la leader di Fratelli d'Italia citando un discorso del personaggio da lui doppiato sul grande schermo, cosa per la quale fu aspramente criticato e che commentò. Una serie di rimandi simbolici che, non a caso, hanno fatto della mostra su Tolkien, fortemente voluta dal ministro Sangiuliano, un tema di dibattito politico delle ultime ore.

Una foto del comizio del settembre 2022
Una foto del comizio del settembre 2022

Insegno, L'Eredità e il compenso in Rai

Il legame con Giorgia Meloni e il contesto di destra ha segnato inevitabilmente gli ultimi mesi della carriere di Pino Insegno, designato come l'uomo simbolo della nuova Rai di destra e per questo destinato, inizialmente, alla conduzione de L'Eredità, di fatto uno dei programmi più significativi del daytime di Rai1, in onda da oltre 20 anni. Progetto che è poi saltato nei giorni scorsi, a seguito dell'esplicita richiesta di Banijay, la casa di produzione del programma, di sostituire Insegno con un altro volto, a seguito dei risultati negativi del Mercante in Fiera. Dopo le indiscrezioni è arrivata l'ufficialità e alla conduzione de L'Eredità ci andrà probabilmente Marco Liorni, che cederà il suo posto a Reazione a Catena proprio al ritorno di Pino Insegno. Il conduttore, nel frattempo, potrebbe essere accontentato con un programma su Radio Rai fino al prossimo maggio, mentre nelle scorse ore Domani ha ipotizzato il suo compenso biennale, che si aggirerebbe attorno al milione di euro, cifra non smentita dal suo agente Diego Righini.

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