Caso Instagram a Sanremo, confermata multa alla Rai per “la presenza di Ferragni e l’apertura del profilo di Amadeus”

Giunge a conclusione la vicenda della multa alla Rai per l'affare Instagram a Sanremo. Il Consiglio di Stato ha confermato la sanzione da 123 mila Euro alla Rai da Agcom per pubblicità occulta a favore di Instagram. Lo riporta Riviera24, raccontando una svolta che mette un punto a quanto accadde durante l’edizione numero 73 del Festival di Sanremo.
La decisione sul caso Instagram a Sanremo
L’organo giudiziario ha respinto il ricorso presentato dalla Rai contro la sentenza del TAR del Lazio, ribadendo che le ripetute menzioni verbali e visive del social network da parte dei conduttori Amadeus, Gianni Morandi e Chiara Ferragni, nelle puntate andate in onda tra il 7 e l’11 febbraio 2023, avrebbero generato un effetto promozionale non dichiarato, violando di fatto le norme sulla trasparenza pubblicitaria.
Al centro della valutazione, in particolare, due elementi: la presenza sul palco di Chiara Ferragni, le svariate menzioni alla piattaforma e la creazione del profilo Instagram di Amadeus, nonostante l'assenza di un contratto diretto tra Rai e Meta. Il Consiglio di Stato ritiene inoltre che Rai avrebbe dovuto considerare prevedibile l’impatto promozionale del messaggio trasmesso, mascherato da scelta artistica.
Il tentativo di ricorso Rai
A sua volta la Rai si era difesa parlando di una strategia che puntava al coinvolgimento del pubblico giovane, anziché una mascherata promozione commerciale, motivazione ritenuta insufficiente. I giudici secondo quanto si legge hanno confermato la competenza dell’Agcom, ritenendone corretta l'azione.
A Fanpage avevamo sollevato per primi la questione, sottolineando l'anomalia della smodata quantità di menzioni a Instagram sul palco dell'Ariston senza un accordo. Proprio nei giorni del Festival 2023 avevamo posto la questione in conferenza stampa ad Amadeus e all'allora direttore Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta, suscitando una reazione di smarrimento in quella circostanza.
Una sola parte del ricorso Rai è stata accolta positivamente, quella che riguarda la sanzione accessoria da oltre 51 mila Euro relativa alle “cartoline” promozionali della Regione Liguria, considerate comunicazioni istituzionali e non soggette alle stesse regole del product placement. Una sentenza che rappresenta un precedente importante sulla trasparenza della comunicazione pubblicitaria nei media pubblici.