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Arisa torna sul palco del Pride a due anni dalla controversia con il mondo LGBTQIA+: “Celebro l’amore”

A due anni dalla controversia con una parte della comunità LGBTQIA+ – che l’aveva portata a interrompere la sua partecipazione agli eventi Pride – Arisa torna a esibirsi su uno dei palchi simbolo della lotta per i diritti civili.
A cura di Stefania Rocco
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A due anni dalla controversia che l’aveva portata ad allontanarsi dagli eventi Pride, Arisa è tornata a esibirsi in uno dei contesti simbolo della lotta per i diritti civili: il Pride di Napoli. La sua partecipazione rappresenta un gesto importante, che ha il sapore di una riconciliazione e di una volontà di dialogo con la comunità LGBTQIA+, da sempre in prima linea per l’uguaglianza, la dignità e il riconoscimento di tutte le identità e forme d’amore.

La cantante è salita sul palco insieme ad altri artisti come Gaia, Syria, Pamela Prati, Sissi e Riki, contribuendo con la sua musica e le sue parole a celebrare un momento collettivo di visibilità e orgoglio.

Il discorso di Arisa durante il Pride di Napoli

Durante una pausa delle prove, Arisa ha preso il microfono per rivolgersi direttamente al pubblico presente, in particolare alle persone LGBTQIA+: “Oggi ho visto tante persone che si abbracciavano e si baciavano. Perché effettivamente questa giornata è proprio questo: è l’amore. Perché, onestamente ragazzi, possiamo avere tutto quello che ci pare e piace, ma se non abbiamo l’amore… che campiamo a fare? E allora celebriamo l’amore, oggi”.

Un messaggio semplice ma sentito, che ha voluto mettere al centro ciò che il Pride rappresenta: affetto, libertà, accoglienza e comunità. E che sigla la pace tra l’artista e la comunità LGBTQIA+.

La controversia del 2023 tra Arisa e la comunità LGBTQIA+

L’allontanamento di Arisa dal Pride risale al 2023, dopo un’intervista rilasciata a La Confessione di Peter Gomez. Durante la trasmissione, interrogata sulle posizioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alla comunità LGBTQIA+, Arisa aveva espresso apprezzamento personale nei suoi confronti, definendola “una mamma severa ma giusta”. “Giorgia Meloni mi piace. Questa cosa mi verrà contro: i miei amici mi hanno sconsigliato di dirlo perché tutti mi avrebbero dato della fascista”, aveva dichiarato, tra le altre cose. Per poi aggiungere: “Se è una contraddizione viste le sue posizioni sui diritti LGBTQ+? Lei si comporta come una mamma severa e molto spaventata. Una mamma che non ha solo un figlio, ma tre o quattro. E allora deve fare delle cose che vadano bene per tutti, anche se a volte sembra che non agisca a favore di qualcuno. Secondo me ci vuole tempo. E anche da parte nostra un cambio di atteggiamento, meno lotta e più dialogo”.

Le sue parole, ritenute da molti ambigue o in contrasto con la realtà politica e sociale vissuta dalle persone LGBTQIA+, suscitarono forti reazioni e portarono l’artista a rinunciare alle esibizioni previste al Pride di Roma e Milano.

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