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Soffocata da un boccone, mamma perde il figlio in grembo e muore a 28 anni

La terribile tragedia di una famiglia residente in Trentino. Una semplice cena in casa si è trasformata in un incubo che si è portato via mamma e piccolo che aveva in grembo. I medici avevano tentato di far nascere prematuramente il bimbo alla 28esima settimana ma non c’è stato nulla da fare. Dopo 24 ore anche la donna è deceduta.
A cura di Antonio Palma
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Una normalissima cena tra familiari in casa si è trasformata in una immane  tragedia per una giovane famiglia residente a Roncafort,  sobborgo a nord del comune di Trento. È bastato un boccone andato di traverso mentre mangiava a spegnere la vita di una giovane madre, la 28enne Maia Croitoru, e del suo secondogenito che portava in grembo. Il primo ad andarsene è stato il piccolo, fatto nascere con un parto cesareo d'urgenza alla ventottesima settimana di gravidanza perché  in stato di sofferenza per la mancanza dell'ossigeno. Il piccolo, che avrebbe doluto chiamassi Christian, ha cercato di resistere per quattro giorni nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Trento ma poi il suo debole cuore ha messo di battere. Nelle corse ore infine anche la mamma si è spenta definitivamente lasciando il marito e un foglietto di due anni.

Tutto è iniziato sabato scorso quando la 28enne di origini moldave era a cena con la sorella. Un boccone di traverso le ha improvvisamente fermato il respiro provocandole danni cerebrali gravissimi. La sorella ha subito chiamato i soccorsi e fatto il possibile per cercare di liberare le sue vie respiratorie ma non è semplice effettuare manovre antisoffocamento in una donna incinta. Pochi minuti dopo è arrivata un'ambulanza seguita da altri mezzi del 118 che hanno trasportato la donna al pronto soccorso del Santa Chiara in codice rosso. La dona è stata ricoverata i rianimazione ma non si è mai più ripresa.

In un ultimo disperato tentativo, i medici avevano cercato di salvare il piccolo che però non ce l'ha fatta: il bimbo ha resistito solo quattro giorni, spegnendosi mercoledì scorso in ospedale. Infine giovedì sera i medici hanno dovuto constatare anche la morte di Maia tra lo strazio del marito, un suo connazionale che con lei da anni vive in Italia. L'uomo fino all'ultimo ha sperato che si potesse riprendere ma troppo gravi erano i danni cerebrali della donna. L’uomo ha dato il consenso per donare gli organi della donna, poi i corpi di mamma e figlio riposeranno in Moldavia.

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