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Va in ospedale per un tac, al posto del calmante le danno un farmaco per l’iniezione letale

La settantacinquenne si era recata in ospedale lamentando disturbi alla vista e un forte mal di testa. Essendo claustrofobica, l’infermiera avrebbe dovuto somministrarle un calmante, ma a causa di un tragico errore all’interno della siringa sarebbe finito un farmaco utilizzato per le iniezioni letali dei condannati a morte.
A cura di C. M.
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Era andata in ospedale per effettuare una banale tac, ma da lì non è più uscita a causa di un tragico errore medico. Una donna di 75 anni è morta dopo una lunga agonia in un ospedale di Nashville, in Tennessee, dopo essere stata sottoposta a una tac. Recatasi in ospedale con forti dolori alla testa e perdita della vista, la donna è stata visitata e i medici hanno proposto una tac per indagare a fondo sull'origine dei disturbi. Soffrendo di claustrofobia, alla donna sarebbe stato somministrato quello che doveva essere un calmante, ma in realtà, a causa di un errore umano commesso dall'infermiera di turno, le sarebbe stato dato un farmaco letale.

Come riporta Metro.co.uk, l'avvocato Brian Manookian ha spiegato che "la vittima avrebbe provato un forte dolore mentre i polmoni si chiudevano e non era in grado di parlare nonostante fosse sveglia". Il Vanderbilt University Medical Center, l'ospedale in cui sarebbe avvenuto l'incidente nel dicembre 2017, sarebbe finito sotto inchiesta: "L'infermiera che avrebbe dovuto prendere il medicinale anti ansia, ha preso accidentalmente il farmaco per l'iniezione letale", ha spiegato l'avvocato.

L'infermiera avrebbe commesso l'errore a causa della somiglianza dei nomi dei due farmaci: il Versed avrebbe dovuto essere quello corretto, mentre il Vecuronium quello utilizzato per giustiziare i condannati a morte nel Tennessee. Digitando sul computer le prime due lettere del farmaco da ricercare, l'infermiera sarebbe incorsa nell'errore fatale. Secondo il protocollo, gli infermieri dovrebbero affiancare il paziente per vedere l'effetto dei farmaci somministrati. Ma in quel caso la donna è entrata nella Tac e la situazione sarebbe precipitata.

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