Usa: detenuta portata in tribunale senza pantaloni. Il giudice: “E’ oltraggioso”

Siamo a Louisville (nello Stato USA del Kentucky). Nel tribunale del distretto di Jefferson, di fronte alla giudice Amber Wolf si presenta una donna afroamericana, accusata di non aver completato un programma di riabilitazione dopo una condanna per furto nel 2014. La carcerata non indossa i pantaloni. Il magistrato inizialmente non se ne accorge, ma poi si rende conto della situazione: “Questo è oltraggioso”. E ancora: “Ma è tutto vero?”. L’avvocato difensore della detenuta spiega però che la sua assistita è arrivata in carcere indossando solo dei pantaloncini corti sotto una lunga camicia.
Sembra che durante i tre giorni di carcerazione, non le siano stati poi mai restituiti dagli agenti carcerari. Inoltre non le sono stati forniti i prodotti di igiene minima richiesta. “Tutto questo è reale o siamo ai confini della realtà?” si chiede la giudice, che ordina ai presenti di trovare dei vestiti adeguati per l’imputata. Successivamente la Wolf si è scusata con la detenuta e ha protestato vivamente contro la direzione del carcere. “Voglio solo dirle quanto mi dispiace – dice la Wolf – che lei sia stata trattata in questo modo disumano” dice.
La donna ha detto al giudice che c’erano anche altre prigioniere in carcere che non avevano ricevuto le uniformi. Anche se inizialmente la donna era stata condannata a 75 giorni di prigione, il giudice Wolf ha optato per una multa di 100 dollari e ordinato che la donna venisse rilasciata in libertà vigilata sotto cauzione. Un portavoce del carcere ha detto che la donna non era stata in custodia abbastanza a lungo per ricevere una divisa e che è “abbastanza usuale” che le persone “rimangano con l’abbigliamento che vestivano nel momento in cui sono stati arrestati soprattutto per le prime 72 ore”.