Uccide la figlia di 17 mesi dandole da mangiare del sale: voleva più attenzioni dal marito

Ha ucciso la figlia di 17 mesi, dandole da mangiare un cucchiaino di sale. Kimberly Martines, 23 anni, è stato accusata di omicidio dopo che la piccola Peyton è morta in South Carolina Mercoledì scorso. Tre giorni prima, la bimba era stata ricoverato in ospedale, dopo aver sofferto di violente convulsioni. Sembra che questo insano gesto sia da attribuire “alla ricerca di attenzioni che la donna pretendeva dal marito. Voleva che tornasse nella sua vita” ha detto Barry Barnette, un avvocato di Spartanburg County. Gli investigatori hanno scoperto che la bambina era stata visitata da un pediatra ad nel mese di novembre 2015. Lo specialista era preoccupato del fatto che la neonata non aumentasse di peso, oltre che presentare ritardi nello sviluppo. La madre però aveva annullato i successivi appuntamenti dal medico.
“Non piangeva mai. E ci faceva ridere tutti” hanno detto i familiari della giovanissima vittima. “Non si poteva fare a meno di sorridere quando c’era lei presente. Era un po' come una diva” si legge nel comunicato dei parenti di Peyton. La madre ora rischia fino a 20 anni di carcere, se dichiarata colpevole di omicidio e abusi su minore. La donna ha altri figli, tra cui la gemellina della bimba, sono stati dati in custodia protettiva presso il Dipartimento dei Servizi Sociali. I bambini molto piccoli sono particolarmente a rischio di avvelenamento da sale (ipernatremia) visto che i loro reni non sono completamente sviluppati.