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Strangola la moglie con un cavo del telefono: “Non volevo ucciderla, era un gioco erotico”

Durante il processo per l’omicidio della moglie, Warren Lyttle, un uomo di 52 anni, ha fornito una versione “alternativa” dei fatti.
A cura di Redazione
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Rischia una condanna durissima Warren Lyttle, un uomo di 52 anni, accusato di aver ucciso la moglie Lisa nella loro casa di Magaluf, sulla costa spagnola. I fatti risalgono al gennaio scorso, ma alcuni particolari della vicenda stanno venendo alla luce nel corso del processo che si sta tenendo in questi giorni e che sta riservando una serie di colpi di scena inaspettati.

La donna è morta per asfissia e l'uomo sostiene di averla uccisa senza volerlo, durante un gioco erotico. Stando alla sua versione, durante un rapporto sessuale le avrebbe messo una mano intorno al collo, stringendo la presa troppo a lungo: la donna sarebbe morta soffocata senza che lui avesse tempo e modo di accorgersene. Warren ha ribadito più volte di non essersi mai reso conto del pericolo che la moglie stesse correndo e i suoi avvocati chiedono la derubricazione dell'accusa in omicidio colposo. A sostegno, citano anche il fatto che l'uomo abbia prima cercato di rianimare la moglie, poi chiamato immediatamente i soccorsi.

L'accusa è invece convinta del fatto che l'uomo menta e sostiene l'ipotesi dell'omicidio premeditato. Stando alla ricostruzione fatta dal pubblico ministero in Aula, dunque, la donna sarebbe stata strangolata con un cavo del telefono e non durante un rapporto sessuale. A sostegno di questa ipotesi, i procuratori citano i riscontri dell'autopsia, che evidenziano lesioni intorno alla gola della donna, compatibili con l'utilizzo di un cavo.

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