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Il bambolotto con il viso “diabolico” di Bin Laden

Il Washington Post rivela il curioso progetto della Cia per sconfiggere il leader di al Qaeda, poi ucciso nel 2011.
A cura di B. C.
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Un bambolotto di Osama bin Laden con gli occhi del diavolo. Nome in codice: “Devil eyes”. Non un semplice giocattolo. Tutt’altro. L’obiettivo del pupazzo spaventare a morte bambini e genitori per tenerli il più lontano possibile dallo sceicco del terrore, nemico giurato degli Stati Uniti d’America dopo l’11/09, ucciso in un blitz dei Navy Seals il 2 maggio del 2011. Un piano studiato dalla Cia nel 2005 – secondo quanto rivela il “Washington Post” – e poi abbandonato, probabilmente perché ritenuto inutile. Un piano di cui oggi resta solo il bambolotto conservato nella sede dell’agenzia a Langley. “Devil Eyes” è stato creato nel 2005 da Donald Levine, ex direttore di Hasbro che aveva inventato le fortunate action figures dei G.I. Joe che hanno generato un business di 5 miliardi di dollari in vendite dal 1964. Il volto del pupazzo era dipinto con una speciale pittura che si dissolveva con il calore, rivelando un Bin Laden dalla faccia rossa simile a quella di un diavolo, con occhi verdi penetranti e segni neri sul volto.

credits: Washington Post
credits: Washington Post

Donald Levine è scomparso il mese scorso all’età di 86 anni, dopo una lunga battaglia con il cancro. La famiglia, intervistata sul progetto dei bambolotti di bin Laden, ha spiegato che: “Levine era un patriota e un orgoglioso veterano della guerra di Corea. Quando lo chiamarono si mostrò onorato di poter aiutare il suo Paese”.  Secondo il Washington Post ora si sta cerando di capire quanti “Devil Eyes” sono stati consegnati. Secondo una persona a conoscenza del progetto, in Cina, il giocattolo sarebbe stato prodotto in “edizione limitata” di alcune centinaia di pezzi. Un primo carico è stato spedito via container a Karachi, in Pakistan, nel 2006. Poi si è deciso che era preferibile interrompere la produzione. La Cia invece da un’altra versione dei fatti:  “Per quanto ne sappiamo, sono state create solo tre ‘action figures’”, ha detto il portavoce dell’agenzia, Ryan Trapani, assicurando che poi la Cia non ha poi “mai prodotto o distribuito i bambolotti”.

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