Dichiarata morta dopo un colpo di pistola alla testa, 14enne esce dall’ospedale

Dopo essere stata coinvolta nella sparatoria di Kalamazoo, nello stato del Michigan, in Usa, i medici l'avevano data per spacciata dichiarando la sua morte cerebrale. Ora a circa un mese da quella tragica sparatoria, durante la quale un autista di Uber incensurato ha aperto il fuoco a caso sui passanti facendo una strage, la 14enne Abigail Kopf si è ripresa ed è stata dimessa dall'ospedale. Durante i tragici fatti del febbraio scorso, la ragazzina era stata colpita da un proiettile alla testa e per questo trasportata d'urgenza in ospedale dove i medici, a causa delle gravissime ferite riportate, però le hanno dato poche speranze dichiarandone poi la morte cerebrale.
Nonostante gli sforzi frenetici di diversi medici del Bronson Methodist Hospital di Kalamazoo, infatti, il cuore di Abigail si era fermato e i suoi genitori, Vickie e Gene Kopf, erano stati chiamati in sala operatoria per salutarla un'ultima volta e dirle addio. Quando la signora Kopf ha appoggiato la testa sul petto della ragazzina, però, si è accorta che si muoveva come se fosse un respiro o un battito. I medici così l'hanno attaccata ad un respiratore artificiale anche se avevano avvertito che poteva essere morte cerebrale. Qualche ora dopo però la ragazzina ha stretto la mano della madre sempre più forte tanto da convincere i medici ad un intervento chirurgico di emergenza al cervello. Un intervento riuscito benissimo e che ha permesso ad Abigail di sopravvivere. La ragazza ha aperto gli occhi per la prima volta la settimana scorsa ed è stata dimessa dall'ospedale mercoledì per iniziare il percorso di riabilitazione.