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Chloe muore a 15 anni mangiando un kebab: la proprietaria colpevole di non aver esposto gli allergeni

La quindicenne Chloe Gilbert è morta mangiando un kebab. A scatenare lo choc anafilattico è stato un residuo di yogurt non segnalato nella lista degli allergeni. La proprietaria del ristorante non verrà condannata per la morte della ragazzina ma pagherà solamente una multa.
A cura di C. M.
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Ha mangiato un kebab ed è morta praticamente sul colpo. Così è finita la vita della 15enne Chloe Gilbert, stroncata da uno choc anafilattico causato da alcune tracce di yogurt presenti nel suo panino. Secondo quanto si apprende dalla ricostruzione dei fatti, la quindicenne si era recata al Al Falafel Takeaway Ltd insieme alla sua amica Phoebe. Dopo un breve giro di shopping al centro commerciale, Chloe aveva deciso di fermarsi a mangiare un kebab ma a causa di una serie di sfavorevoli circostanze ha trovato la morte. Chloe, oltre a soffrire di una forte asma, era anche fortemente allergica ai latticini e ignara ha mangiato un panino contenente tracce di yogurt. Secondo gli investigatori, la proprietaria del locale non avrebbe mai rispettato la legge che impone di avvisare la clientela della possibile presenza di allergeni nei cibi venduti, norma che avrebbe potuto salvare la vita alla quindicenne. Chloe è morta in meno di due ore, a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione effettuati dall'amica, dai soccorritori e da diversi testimoni, nemmeno l'iniezione di adrenalina che la ragazza era solita portarsi dietro per eventuali emergenze fece effetto. Giunta al Royal United Hospita, Chloe è stata dichiarata morta e quella sera stessa la polizia ha chiuso e posto sotto sequestro il ristorante, avviando un'indagine sugli standard di trading e sicurezza alimentare.

Davanti al tribunale di Bath, la proprietaria del locale, la 37enne Riad Benotman, ha ammesso di non aver esposto, neanche nei menu, le informazioni imposte dalla legge per i clienti con sensibilità alimentari e di non aver tenuto aggiornata la documentazione relativa agli allergeni, nonostante solo pochi mesi prima gli ispettori le avessero imposto di mettersi in regola. La 37enne, però, non verrà condannata per la morte di Chloe ma dovrà pagare solamente una multa da 3mila euro per la sua negligenza.

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