Accoltellato, gli intestini gli penzolano fuori dallo stomaco: ma il suo aggressore è libero

E’ stato accoltellato allo stomaco in un attacco brutale che “ha lasciato i suoi intestini appesi fuori”, ma il suo aggressore è stato scagionato dal giudice. Callum Copson, 19enne britannico, è stato ferito durante una lite in un negozio di borse nella città turca di Marmaris. Il giovane, come scrive The Sun, è stato costretto a spingere il suo intestino verso l’interno dopo che il suo aggressore lo ha lasciato agonizzante dopo averlo accoltellato nel mese di giugno del 2014. Callum, da Kennoway, in Scozia, è riuscito a sopravvivere. Per lui i dolori non erano finiti. Il 19enne è rimasto sconvolto nell’apprendere che Mehmet Emin Karabulut, il ragazzo che lo aveva ferito, non andrà in carcere. La condanna è stata dapprima ridotta da cinque anni a 25 mesi, perché l’aggressore aveva meno di 16 anni al momento dei fatti. In seguito i giudici hanno incredibilmente deciso di sospendere quella sentenza: Karabulut ora è in libertà vigilata.
Callum aveva cercato di proteggere la fidanzata, Erin Brown dopo che il personale del negozio sarebbe andato su tutte le furie a seguito di un rimborso relativo ad un acquisto. Alla coppia sarebbe stato chiesto di scegliere un’altra borsa, ma la situazione sarebbe degenerata dopo che la ragazza di Callum ne ha scelto una "troppo costosa". A quel punto il ragazzino, che ha problemi di salute mentale in base a quanto affermato dai suoi parenti e amici, avrebbe accoltellato l’allora 18enne scozzese. Il ragazzo turco ha poi detto di ricordare solo di essere in possesso di “un coltello macchiato di sangue”, ma niente di più. "Non capisco come qualcuno può fare qualcosa di simile e farla franca. E’ come se dicessero: ‘se sei minorenne in Turchia, puoi uscire con un coltello, pugnalare qualcuno e farla franca" ha detto Callum. Il personale dell’Abu Hetman Hospital, dove Callum ha trascorso quattro settimane di recupero, sono rimasti stupefatti per la forza di sopravvivenza del ragazzo: "Uno dei chirurghi continuava a chiamarmi Superman, perché erano convinti che non riuscissi a sopravvivere a causa delle mie ferite” ha ricordato il 19enne.