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Sicilia: è morto Leo D’Amico, il commissario investito durante il giro d’Italia 24 giorni fa

E’ morto Leo D’Amico, motociclista e commissario di gara dell’ultimo Giro d’Italia investito poco prima della quinta tappa della competizione ad Agrigento: le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate. Per l’uomo che lo ha travolto, è cambiato il capo d’imputazione a suo carico in lesioni colpose gravissime a omicidio stradale.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo 24 giorni di agonia è morto Leo D'Amico, il motociclista investito durante una delle tappe siciliane dell'ultimo Giro d'Italia. D'Amico, 48 anni e originario di Sambuca, era commissario di gara nel corso della competizione ciclistica quando è stato travolto ad Agrigento lo scorso 9 maggio, poco prima della partenza della quinta tappa, all'interno di una strada transennata e chiusa al transito. In seguito all'incidente aveva subito la frattura di diverse costole e un trauma cranico. Dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico, è stato tenuto in coma farmacologico.

Poi nelle scorse ore le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate. Con la morte del motociclista il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella ha modificato il capo d'imputazione a carico dell'automobilista che lo ha investito,il settantenne agrigentino Gaetano Agozzino, fermato poco dopo lo schianto, che dovrà ora rispondere di lesioni colpose gravissime a omicidio stradale.

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