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Sergio Cofferati lascia il Pd: “Non posso più restare”

“In un partito che non dice nulla su quanto accaduto in Liguria io non posso più restare”: questa la decisione dell’europarlamentare Cofferati, sconfitto alle primarie del centro sinistra in Liguria.
A cura di Susanna Picone
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Sergio Cofferati ha deciso di lasciare il Partito Democratico. La decisione è stata presa in polemica con la gestione del partito delle primarie per scegliere il candidato presidente della Liguria. “In questa situazione, per rispetto ai cittadini che mi hanno votato, alle mie convinzioni e ad una parte importante della mia vita, in un partito che non dice nulla su quanto accaduto in Liguria io non posso più restare”: è quanto ha detto, nel corso di una conferenza stampa a Genova, l'europarlamentare sconfitto alla primarie del centro sinistra in Liguria. Cofferati ha deciso di lasciare il Partito Democratico dopo l’ufficializzazione della vittoria di Raffaella Paita e dopo che aveva già denunciato pesanti irregolarità nello svolgimento della consultazione, avvenuta l'11 gennaio scorso. Tra le irregolarità denunciate da Cofferati, ad esempio, la partecipazione di stranieri e di persone di destra. Proprio ieri il collegio dei garanti per le primarie del Partito Democratico in Liguria aveva deciso di annullare il voto in 13 seggi a causa di alcune irregolarità. La decisione, però, non cambia il risultato del voto e Raffaella Paita resta confermata candidata del PD alle elezioni regionali del prossimo maggio.

Civati: “Il caso Cofferati non è un caso” – L’ex sindaco di Bologna ha descritto la sua come una decisione difficile da prendere: “È decisione per me difficile e dolorosa perché sono uno dei 45 fondatori del Pd. Vi lascio immaginare con quale fatica sono arrivato a questa conclusione”. “Esco dal Pd e non lo faccio per fondare un altro partito”, ha continuato Cofferati in conferenza stampa a Genova. Sul caso di Cofferati e delle primarie in Liguria ha detto la sua anche il parlamentare Pd Pippo Civati: “Il caso Cofferati non è un caso. Il Pd imbarca con orgoglio la destra (ligure e non solo) e perde molti elettori, tra i quali Sergio Cofferati. Diciamo che si tratta di un voto di scambio, come tanti in questi giorni: dentro la destra, fuori la sinistra”, così sul suo blog il deputato.

Le reazioni dopo l’addio di Cofferati – Dopo l'annuncio di Cofferati non si sono fatte attendere le reazioni. Tanti quelli del centro sinistra che hanno commentato la decisione dell’europarlamentare di lasciare il partito. “Non si può fare parte di una comunità politica dicendo se vinco resto, se perdo me ne vado. Tra l'altro è grazie ai voti del partito democratico che ora siede in uno scranno importante come quello dell'euro parlamento”, così il vice segretario del Pd, Debora Serracchiani. “Sono personalmente dispiaciuta – ha aggiunto Serracchiani – . Devo però sottolineare che è stato fatto un lavoro serio e attento da parte della commissione di garanzia, presieduta da un ex giudice costituzionale. Sappiamo che sono stati esaminati tutti i voti e ne sono stati annullati 4 mila, tra l'altro sia a Raffaella Paita sia a Cofferati”. “Pur rispettando la sua scelta la trovo sbagliata proprio nel momento in cui il Pd deve affrontare sfide sul fronte nazionale, come la scelta del presidente della Repubblica, e sul fronte locale con le elezioni regionali. Questo è il momento della responsabilità e a favore della comunità. Chiedo a Sergio se questa scelta va in questa direzione”, così invece Lorenzo Guerini. All’Agi Guerini ha detto ancora: “Lo dico con i sentimenti di rispetto che ci sono tra noi, ma credo che questa domanda sia giusto farsela. Chiedo di considerare quali siano gli effetti della sua scelta, se siano positivi o no per il Pd”. Stefano Fassina, deputato Pd ed esponente della minoranza del partito, auspica che “Renzi chiami Cofferati e una direzione del Pd per affrontare al più presto la vicenda ligure” che ha portato alle dimissioni dell'europarlamentare dem. Altri nel partito criticano la scelta di Cofferati mentre Sel è pronta ad appoggiarlo: “Qualunque sia la forma con cui Cofferati decidesse di partecipare a una prospettiva per la Liguria sarebbe benvenuta. Se dovesse mai decidere di rendersi disponibile per una candidatura alla Regione, saremmo ben felici di sostenerlo”, così Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel, interpellato al telefono dall'Ansa.

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