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Sequestrato il centro di Norcia realizzato dopo il terremoto, l’architetto Boeri indagato

La struttura progettato dall’architetto in seguito all’emergenza sisma è stata costruita in un’area sottoposta a tutela paesaggistica. Indagato anche il sindaco Alemanno.
A cura di Biagio Chiariello
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Il centro polivalente di Norcia, progettato dall'architetto Stefano Boeri in seguito all'emergenza sisma, è stato messo sotto sequestro. Lo ha comunicato all'Ansa il sindaco Nicola Alemanno dopo avere ricevuto un avviso di garanzia relativo al provvedimento. A lui e allo stesso Boeri la Procura di Spoleto constata la violazione della normativa edilizia per la realizzazione del centro "in assenza del necessario permesso a costruire e dell'autorizzazione paesaggistica". Il centro "Norcia 4.0" – secondo gli investigatori – avrebbe invece carattere definitivo. Analoga vicenda ha riguardato il centro polifunzionale di Ancarano, per il quale i magistrati hanno iscritto al registro degli indagati sempre il sindaco Alemanno, ma anche il presidente della Proloco Venanzo Santucci e il direttore dei lavori Riccardo Tacconi.

“Sono sereno e tranquillo. Credo che si tratti di un gigantesco equivoco”, ha replicato Boeri, che si dice “senza parole. Non so come si faccia a dire che non è temporaneo. È smontabile e rimontabile completamente, impianti inclusi”.  La struttura progettata appena fuori le mura trecentesche distrutte dal terremoto da Stefano Boeri, coinvolto anche come direttore dei lavori, era solo il primo di quattro moduli analoghi che avrebbero dovuto essere disposti in modo tale da formare una piazza centrale, assicurando alla cittadina di Norcia un luogo di incontro, dove organizzare eventi e iniziative. Il centro polivalente ha una superficie di circa 450 metri quadrati, è stato costruito in legno ed è articolato in due sale polivalenti, divise da un corpo di servizi centrale.

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