Sea Watch, albergatori di Siracusa: “Fateli sbarcare, li ospitiamo noi e gli diamo un lavoro”
"Non è più ammissibile ritardare lo sbarco di 47 esseri umani", con questa convinzione un gruppo di albergatori siracusani ha deciso di lanciare un appello alle istituzioni italiane proponendo di ospitare a proprie spese il gruppo di migranti bloccati ormai da settimane, dopo un naufragio nel Mediterraneo, a bordo della nave Sea Watch ora ferma davanti al porto della città siciliana. "Fateli sbarcare. Paghiamo noi il trasferimento, l'alloggio e gli offriamo anche un lavoro" ha spiegato infatti Giuseppe Rosano, presidente e rappresentante dell’associazione di categoria "Noi albergatori di Siracusa" in un lettera inviata al Prefetto, al Sindaco e anche al Comandante della Guardia Costiera di Siracusa.
"Come gesto di umanità e nel rispetto delle normative vigenti, senza alcuna volontà o interesse a violare la legislazione in materia di sicurezza, né tantomeno attribuendoci competenze di valutazione e di decisione politica, chiediamo al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e al ministro degli Interni Matteo Salvini di consentire all'associazione degli imprenditori alberghieri di predisporre a propria cura e spese di: trasferire a terra con nostri mezzi di trasporto navale i 47 esseri umani, tra i quali 13 minori dei quali 8 non accompagnati; offrire ai Migranti adeguato alloggio, il necessario vitto e l'occorrente vestiario fintantoché non sarà trovata l'adeguata soluzione politica a livello internazionale per la definitiva sistemazione di destinazione degli stessi " hanno scritto gli albergatori.
Non solo, come spiegano nella missiva, "Qualora l’auspicata risoluzione della sistemazione dei Migranti in altri città italiane e/o straniere dovesse ritardare o per qualsivoglia motivo non si trovi, Noi Albergatori Siracusa si assumerà oneri e costi per avviare i 47 all’apprendimento della lingua italiana e della Costituzione italiana, per assicurare ai minori non accompagnati una collocazione presso qualificate unità preposte e soprattutto per permettere loro di frequentare di corsi di addestramento e avviarli successivamente alle attività lavorative tipiche dell'albergo con assunzione con contratto stagionale.