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Scuola: prima dello sciopero Renzi scriverà ai prof per spiegare la riforma

Matteo Renzi contro lo sciopero della scuola del 5 maggio: entro quella data scriverà a tutti i docenti per spiegare la sua riforma. Decise alcune modifiche al testo all’esame della Camera.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi scriverà una lettera a tutti gli insegnanti italiani per illustrare loro la riforma della scuola. È quanto è emerso dalla riunione di ieri al Nazareno durante la quale si è discusso del ddl scuola. La lettera del premier dovrebbe essere inviata prima del 5 maggio, quando i sindacati hanno annunciato uno sciopero della scuola. Entro maggio, inoltre, i circoli Pd saranno mobilitati per un giorno di informazione sul ddl. “La scuola è delle famiglie e degli studenti, non dei sindacati”, aveva detto in mattinata Renzi intervenendo a Radio Rtl 102,5. “Se non fosse un giorno molto triste – aveva aggiunto il premier facendo riferimento al drammatico naufragio al largo della Libia – farebbe ridere scioperare contro questo governo che sta assumendo 100mila insegnanti. Non mi si dica che si fa sciopero contro il primo governo che elimina i precari dalla scuola”. “Se nessun insegnante è d’accordo, se in tutte le scuole italiane aumenta l’irritazione e la protesta ci sarà qualche ragione e se si pensa di fare una buona scuola contro gli insegnanti si è fuori dalla realtà”, ha poi replicato il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, che sabato aveva annunciato lo sciopero del 5 maggio. I sindacati chiedono radicali cambiamenti nel testo della riforma disegnata dal governo.

Meno poteri ai presidi – Durante la riunione sulla riforma della scuola convocata dal premier al Nazareno si è a lungo discusso dei possibili emendamenti al testo del ddl. Tra i temi più dibattuti, ci sarebbe quello dei grandi esclusi dal maxi-piano di assunzioni della Buona Scuola: gli idonei del concorso 2012 e le seconde fasce delle graduatorie d’istituto. I primi potrebbero essere salvati arrotondando per eccesso il conto degli oltre 100 mila nuovi prof previsti dal prossimo settembre, i secondi potrebbero invece avere una quota riservata nel concorso 2016. Inoltre il governo potrebbe fare un passo indietro sui nuovi poteri del cosiddetto preside-sindaco: il suo ruolo dovrebbe essere bilanciato dai poteri che verranno riconosciuti al consiglio di istituto del quale fanno parte anche genitori e studenti.

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