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Sciopero contro la manovra Monti: l’appuntamento è davanti alle prefetture di tutta Italia

Cortei in tutto il Paese per protestare contro il “decreto salva Italia”. Susanna Camusso: “Lo sciopero di oggi segna l’apertura di una nuova stagione”.
A cura di Alfonso Biondi
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Cgil in piazza

Dopo l'infruttuoso tavolo di ieri sera a Palazzo Chigi, i sindacati scendono in piazza per ribadire il "no" a una manovra che di equo ha davvero poco. Confermatissimo quindi lo sciopero di 3 ore indetto per oggi: i lavoratori incroceranno le braccia per 3 ore a fine turno. Si protesterà davanti al Parlamento e davanti alle prefetture di tutt'Italia, con modalità diverse di città in città. Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, in un'intervista rilasciata a Repubblica, ha giustificato la decisione di Cgil, Cisl e Uil, ribadendo che Monti ha sostanzialmente confermato l'impianto della manovra, senza aprire a proposte da parte loro. "Lo sciopero di oggi segna l'apertura di una nuova stagione" ha poi sottolineato la Camusso ad Agorà su Rai 3.

A Genova le tre sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero di 4 ore. Il corteo, partito alle 9.15, dovrebbe essere già giunto davanti al palazzo della prefettura, in largo Lanfranconi. I dimostranti hanno anche chiesto di incontrare il prefetto. A Milano l'appuntamento davanti alla prefettura è per le 14; tuttavia alcuni manifestanti, circa 400, si sono già radunati in Piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino. Anche nel capoluogo lombardo la parola magica è "equità". A Firenze un corteo sta sfilando verso la prefettura, sventolando striscioni dove la parola più ricorrente è sempre "equità"; tra i manifestanti anche il Presidente della Regione Enrico Rossi e numerosi sindaci.   Una delegazione sindacale, secondo quanto appreso da fonti locali, dovrebbe incontrare il prefetto.

A Catania  i manifestanti si ritroveranno davanti alla prefettura alle 16.30. Lo ha reso noto il segretario provinciale della Uil Mattone. A Torino scende in piazza anche la Fiom. Il sindacato dei metalmeccanici ha proclamato per oggi uno sciopero di 8 ore per protestare contro il contratto che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2012 in tutti gli stabilimenti italiani della Fiat. "Per la liberta' del lavoro" c'è scritto sullo striscione che apre il corteo.

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