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Sangue in Salento, litiga con i vicini e spara: tre morti, ferita una donna

Un uomo ha sparato numerosi colpi di pistola contro i vicini di casa con i quali c’erano contrasti da anni: morti padre e figlio, e la zia del ragazzo. Pare che i rapporti tra le due famiglie fossero parecchio logorati a causa di continui contrasti per motivi di vicinato.
A cura di Giorgio Scura
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CURSI (LECCE) – Le liti andavano avanti da parecchio tempo, questioni di vicinato che sono sfociate nel sangue. E il bilancio è pesantissimo: tre morti e una donna ferite gravemente e ricoverate in ospedale, la moglie e madre delle vittime e una zia. A sparare è stato Roberto Pappadà, 57 anni, disoccupato, che abita a due passi dalla casa del massacro e si occupa di badare alla sorella disabile. A rimanere a terra, uccisi di colpi di pistola sparati dall'uomo, Franco e Andrea Marti, padre e figlio, di 63 e 36 anni. La terza vittima è Maria Assunta Quarta, 52 anni, zia di Andrea, che era ricoverata all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Non sono gravi le condizioni della mamma di Andrea e moglie di Franco Marti, Fernanda Quarta, ricoverata nell'ospedale di Tricase.

Al momento non è chiara la dinamica, ma sembra che la furia di Pappadà sia esplosa quando è esplosa in strada l'ennesima lite, al rientro di Andrea Marti a casa, in via Tevere. A questo punto l'uomo ha estratto la pistola e ha sparato. Il primo a cadere è lo stesso Andrea Marti, poi tocca al padre, freddati con un pistola. Gli spari hanno attirato fuori casa le donne, e Pappadà ha sparato anche a loro, ferendole gravemente. Pare che i rapporti tra le due famiglie fossero parecchio logorati a causa di continui contrasti per motivi di vicinato. L'uomo è stato arrestato e portato in caserma in stato di fermo.

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