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La proposta di Salvini: “Un referendum per uscire dalla Ue” (ai gazebo della Lega)

Alla conferenza stampa prenatalizia a Montecitorio, il leader della Lega ha offerto il panettone ai giornalisti presenti e ha fatto i progetti per l’anno prossimo. Tra questi, un referendum sull’Ue per il 2016: “O quest’Europa cambia, o l’Italia deve tornare a essere Italia”.
A cura di Claudia Torrisi
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Camera dei Deputati - Conferenza stampa di fine anno di Matteo Salvini

Matteo Renzi "a casa" nel 2016 e centrodestra pronto a riprendersi il paese e gli elettori, così come ha fatto Marine Le Pen in Francia. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha fatto i piani per il nuovo anno, durante la conferenza stampa prenatalizia a Montecitorio. Vista l'occasione, il segretario del Carroccio si è presentato con un panettone – con il logo del sole delle Alpi – e non ha lesinato metafore in tema natalizio. "In tutta Europa soffia una certa aria politica e non vedo perché invece da noi si deve stare dietro le bizzarrie. Dopo la Francia toccherà all'Italia, Renzi può prolungare la sua poltrona per qualche mese, ma non di più. Se Gesù bambino sarà buono con i bimbi buoni, Renzi andrà a casa nel 2016, perché sicuramente non è stato buono nei confronti degli italiani. E noi siamo pronti non solo come Lega ma responsabilmente unendo tutti quelli che ci vogliono stare", ha detto Salvini.

L'obiettivo per il prossimo anno è il 20% nei sondaggi: "L'anno scorso i sondaggi ci accreditavano a una percentuale del 10-11%. Abbiamo lavorato per un anno e sempre gli stessi sondaggi, di cui peraltro diffido, ci accreditano in percentuali del 15-16%. Auspicabilmente nell'incontro pre-natalizio dell'anno prossimo l'impegno è di essere sopra al 20%". Un obiettivo che si accompagna a quello di un governo della Lega a livello nazionale, per un centrodestra che se ha "idee oneste, concrete, realizzabili non deve aver paura di nessuno". "Il Movimento 5 Stelle – ha detto Salvini – sta dimostrando di non saper amministrare le città che amministra, vedi Parma, noi amministriamo bene da vent'anni la Lombardia e il Veneto, per questo sono convinto che la Lega sarà in grado di farlo anche a livello nazionale".

La battaglia "con la B maiuscola" che il segretario della Lega vuole portare avanti è "riscoprire l'orgoglio" che nel nostro paese è stato "svenduto dai Monti, dai Letta e dai Renzi". L'Italia "torni a essere Italia. A contare, a decidere, ad accogliere chi vuole accogliere, espellere chi vuole espellere e gestire le sue banche senza diktat folli". Il primo passo? Un referendum sull'Europa organizzato nel 2016 dalla Lega in contemporanea quello britannico. "Molti problemi degli italiani, non tutti ma molti, arrivano da scelte folli dellEuropa. E siccome gli inglesi avranno la fortuna di votare democraticamente l'anno prossimo per dire sì o no, nello stesso giorno ci faremo carico come Lega di offrire a 60 milioni di italiani, da nord a sud, ai nostri gazebo, la possibilità di scegliere: dentro o fuori. E Renzi ne dovrà tener conto. O questa Europa cambia, o l'Italia deve tornare a essere Italia", ha spiegato.

Poi, l'annuncio di un grande appuntamento per il 28 gennaio con la leader del Front National Marine Le Pen e anche "rappresentanti del movimento di Putin". "Trenta milioni di italiani se si votasse domattina starebbero a casa. Io lavoro per un centrodestra con le idee chiare. Questa Europa va ricostruita da capo, oppure si deve uscirne perché è meglio essere soli che male accompagnati", ha detto Salvini. "Il 28 gennaio – ha aggiunto – ci sarà la prima volta di Marine Le Pen in Italia, in particolar modo a Milano, con tutta la coalizione. Fiamminghi, polacchi e ho invitato anche rappresentanti del movimento di Putin per proporre la nostra idea di Europa, di lavoro, di confini, di immigrazione e di futuro". In quell'occasione, "offriremo la nostra soluzione concreta per l'Europa. Perché Berlusconi a Bologna ha detto ‘meno Europa', ma non basta dire dei no come fanno i Cinque stelle. Noi ai no vogliamo far seguire dei sì. Il disastro bancario di questi giorni ha papà e mamme che hanno votato provvedimenti a Bruxelles".

E sulle banche Salvini ha rincarato la dose, parlando di "un gioco squallido di scaricabarile, chi ha sbagliato deve pagare, anche civilmente. Bankitalia non ha vigilato e mi aspetto le dimissioni". Per quanto riguarda la Legge di Stabilità, il leader del Carroccio ha denunciato che nel provvedimento "sono stati colpiti in modo infame i disabili, che continuano a essere tartassati da Renzi, come lo sono stati in passato da altri regimi che volevano eliminarli come non produttivi. Per loro condurremo una battaglia con tutta la cattiveria necessaria".

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