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Salvini in piazza: “La cittadinanza non è un regalo, Italia non è paese in vendita”

Il leader della Lega Nord in piazza contro la legge sulla cittadinanza (che comunque difficilmente verrà discussa al Senato) rilancia il canovaccio della destra per la prossima campagna elettorale: “Non siamo un paese in vendita, prima gli italiani”.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui si celebra la giornata mondiale dei diritti umani, Matteo Salvini ha dato appuntamento in piazza Santi Apostoli a Roma per una manifestazione nazionale contro la nuova legge in materia di cittadinanza, che introduce lo ius culturae e lo ius soli temperato per i minori stranieri nati in Italia. Centinaia di attivisti e simpatizzanti leghisti si sono così ritrovati per protestare contro una legge che, come vi abbiamo raccontato, con ogni probabilità non sarà nemmeno discussa al Senato della Repubblica entro la fine della legislatura, considerando che è stata calendarizzata all'ultimo posto fra le pratiche da evadere nel mese di dicembre.

Parlando con i giornalisti prima di salire sul palco, il leader leghista ha spiegato di condannare "la violenza da qualunque parte provenga", ma ha anche ribadito di considerare quella di ieri a Como come una manifestazione "del passato", perché "c'erano le bandiere rosse, la falce e il martello, oggi invece qui c'è il futuro e ci sono i bambini". Poi ha ribadito il suo no a prendere in considerazione i fuoriusciti da Alternativa Popolare, spiegando anche di puntare ancora alla guida del governo: "Non siamo l'arca di Noè, se il centrodestra vince sarà un'avventura che durerà almeno dieci anni, non qualche mese. Berlusconi sarà parte di questa splendida avventura, poi vedremo chi ha più voti". Concetto ribadito anche dal palco, con l'annuncio di volersi candidare nello stesso collegio di Matteo Renzi, "per sfidarlo ovunque".

Sul tema della manifestazione, ha spiegato la linea della Lega e del centrodestra: "La cittadinanza arriva alla fine di un percorso, non è un regalo elettorale. Per me gli italiani non sono quelli che hanno la pelle bianca ma anche gli immigrati regolari e per bene che portano contributo a nostra società". In questo contesto, ha ribadito che "avremo porte aperte per chi scappa dalla guerra, ma non per chi ce la porta a casa nostra, con un biglietto di sola andata".

Contemporaneamente alla manifestazione leghista, per le strade di Roma stanno protestando anche i movimenti per il diritto all'abitare e attivisti di sinistra, in mezzo a un folto schieramento delle forze di polizia, che cercano di non far arrivare a contatto i due gruppi.

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