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Salvini al Cara di Mineo: “Centro commerciale di carne umana. Ho visto abusi di ogni tipo”

In visita al Cara di Mineo, in provincia di Catania, Matteo Salvini torna a scagliarsi contro le politiche per l’accoglienza dei migranti perseguite dal governo italiano e contro le ong impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo: “Il Cara di Mineo è “un centro commerciale di carne umana, che non integra nessuno. Ho osservato abusi di vario tipo”.
A cura di Charlotte Matteini
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Da ieri pomeriggio Matteo Salvini è in Sicilia, per la precisione al Cara di Mineo, in provincia di Catania, uno dei più grandi centri d'accoglienza di tutta Europa. Nel corso della giornata di lunedì primo maggio, il leader del Carroccio ha girato un video in diretta su Facebook, spiegando ai propri follower cosa sarebbe, secondo lui, il Cara di Mineo, ovvero "il più grande centro per immigrati d'Europa", nonché un "centro commerciale di carne umana". Salvini è arrivato al Cara di Mineo insieme ai parlamentari siciliani Angelo Attaguile e Alessandro Pagano. Il leader del Carroccio ha trascorso una giornata e una nottata nel centro d'accoglienza dormendo su una brandina e ha documentato la sua esperienza su Facebook, sostenendo di aver visto "cose incredibili" e che il Cara di Mineo sarebbe una sorta di grande supermercato a cielo aperto dove è possibile acquistare qualsiasi tipo di merce di dubbia provenienza.

"Buongiorno dal più grande Centro per Immigrati d'Europa, in Sicilia! Stanotte 3.300 ospiti più uno, che ha dormito in branda e si è appena fatto la doccia. Alle mie spalle il sole che sorge, una delle villette che prima erano affittate ai soldati americani e adesso sono offerte agli immigrati africani, e una moschea gonfiabile a loro disposizione. Spesa di oltre 100.000 euro al giorno, pagano gli italiani", scrive Salvini su Facebook.

“Solo nel 2017 sono sbarcati più di 10mila clandestini. Se fossero donne e bambini che scappano dalla guerra giù il cappello. Il problema è che di bambini siriani qui ne hanno visti pochi in questi mesi”, ha raccontato Salvini, aggiungendo che nel "baraccone", ovvero nel centro d'accoglienza, vivrebbero "circa 3.300 stranieri dei quali solo 14 sono siriani e 7 iracheni”. Il Cara di Mineo è solamente "un centro commerciale di carne umana, che non integra nessuno. Ho osservato abusi di vario tipo. Si vendono televisori a schermo piatto, stereo, telefonini, scarpe nuove, pantaloni, ma soprattutto quello che contesto è che questa sia integrazione. Sono 100mila euro al giorno spesi male per gente che non scappa dalla guerra. Secondo me sarebbero spesi meglio aiutando in Africa questa gente a non scappare da casa”, ha dichiarato Salvini durante la sua ospitata al programma televisivo Agorà, in onda su Rai Tre.

Salvini è tornato inoltre a parlare delle organizzazioni umanitarie impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo, da settimane ormai al centro di un'accesissima polemica: "Che ci siano tanti volontari per bene è fuori discussione, ma è anche vero che c’è qualcuno che non va nel Mediterraneo per fare del bene. Ci sono, ad esempio, tre ong tedesche che si stanno rifiutando di essere audite dal nostro Parlamento, perché non vogliono dire chi li finanzia. C’è qualcuno che vuole fare quattrini con i migranti. Sono i nuovi schiavisti del Duemilla e spero che il procuratore di Catania Zuccaro non venga processato e perseguito per avere documentato quello di cui è a conoscenza”.

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