194 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Volontaria ridotta in fin di vita da pitbull nel canile all’Olgiata

Una volontaria di 65 anni è stata ricoverata in gravi condizioni al Policlinico Gemelli dopo essere stata aggredita dal pitbull che stava accudendo nella pensione “Valle Grande”, all’Olgiata, a Roma. Si sarebbe trattato di un attacco improvviso. La donna ha riportato gravi danni alle braccia, tanto da far ipotizzare l’amputazione di un arto, e lesioni al volto.
A cura di Nico Falco
194 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Una volontaria di 65 anni, Amelia C., è stata attaccata da un pitbull all'interno della pensione "Valle Grande", in via Paravia, zona Olgiata, a Roma. La donna è stata trasportata al Policlinico Gemelli, dove è arrivata in condizioni critiche; è stata ricoverata nella Rianimazione e sottoposta a un lungo intervento chirurgico; ha riportato gravi danni alle braccia e lesioni al volto. L'aggressione è avvenuta intorno alle 10 del 25 marzo scorso, sull'episodio sono in corso accertamenti. Secondo quanto ricostruito la 65enne è stata aggredita da un pitbull femmina di 4 anni e circa 15 chili affidato alla struttura, dove sono ospitati circa 500 tra cani e gatti.

Il cane non avrebbe mai mostrato segni di aggressività in precedenza e l'attacco non sarebbe stato preannunciato da nessun segnale; sarebbe scattato all'improvviso, e con estrema violenza: gli altri educatori hanno faticato a tenerlo lontano. Le condizioni della donna, morsa alle braccia e alla faccia, sono apparse subito molto gravi, tanto che oltre alle ambulanze è stato necessario far intervenire un elicottero di soccorso; inizialmente i medici avevano considerato l'amputazione di un braccio, l'ipotesi è stata poi scongiurata grazie a un delicato intervento chirurgico di oltre 10 ore. È stata la stessa struttura a segnalare la vicenda all'Asl

"Un volontario con esperienza pluriennale maturata in canile è stato aggredito in una delle aree di sgambamento da uno dei cani ospitati in struttura che lo stesso accudiva da ormai un anno – ricostruiscono in un post su Facebook i responsabili della struttura – la presenza costante in canile di educatori cinofili ha permesso di scongiurare l’irreparabile: due professionisti sono intervenuti immediatamente portando in salvo il volontario e mettendo in sicurezza il cane nel proprio box. Il cane che si è macchiato di questo episodio di aggressione era stato scrupolosamente valutato e attenzionato dai nostri professionisti con apposito bollino e per questo affidato alle sole cure di educatori cinofili esperti e del volontario aggredito anch’egli molto esperto. Nel corso delle ultime 108 sessioni di lavoro cane/volontario non erano emerse criticità o segnali di disagio. L’imponderabile e l’imprevedibile sono sempre dietro l’angolo e questo episodio ha profondamente segnato il nostro team. Siamo rinfrancati dalla tempestività e dalla professionalità con cui i nostri educatori cinofili sono intervenuti, rassicurati dalla valutazione dagli stessi effettuata e dalla decisione presa mesi fa, di limitare l’accesso a quel cane solo ad un gruppo ristretto di soggetti esperti.Tutte le nostre attenzioni e i nostri pensieri vanno al volontario che speriamo con tutto il cuore, si riprenda presto".

194 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views