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Donna e neonata morte a Villa Pamphili

Villa Pamphili, Kaufman non risponde al pm: “Sono innocente, voglio parlare con il consolato americano”

Francis Kaufman, in collegamento video con i pubblici ministeri italiani dal tribunale di Larissa, ha rifiutato di rispondere alle domande. L’uomo ha dichiarato di essere innocente e di voler prima parlare con il suo avvocato e con il consolato americano.
A cura di Natascia Grbic
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"Sono innocente, voglio parlare prima con il mio avvocato e con il consolato americano". Queste le uniche parole pronunciate da Francis Kaufman al pubblico ministero italiano nel corso di un collegamento video dal tribunale di Larissa, in Grecia, dove è attualmente detenuto. L'uomo, accusato del duplice femminicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Domani la corte d'Appello greca deciderà sull'estradizione richiesta dalle autorità italiane.

I femminicidi della compagna e della bimba

Da quando è stato arrestato, Francis Kaufman – che negli ultimi anni ha usato le identità false di Rexal Ford e Matteo Capozzi – si è chiuso nel silenzio. L'uomo è accusato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda, di appena undici mesi, nascondendo i corpi a Villa Pamphili. Un fatto che ha sconvolto l'opinione pubblica, soprattutto quando è emerso che la polizia era intervenuta varie volte a causa dei comportamenti violenti dell'uomo nei confronti della donna e della bambina.

Kaufman pagato dalla famiglia per non tornare negli Usa

Francis Kaufman è un cittadino americano, ma da anni non vive più negli Stati Uniti. La famiglia gli mandava soldi a patto che si tenesse lontano da loro, dato che in passato aveva già provato a uccidere il fratello. Non solo. È emerso che l'uomo ha a suo carico varie denunce e condanne per violenza, e che il suo temperamento fosse ben noto nel paese d'origine. E non era cambiato nemmeno in Italia: numerose persone in queste ultime settimane hanno chiamato la polizia, segnalando l'uomo che, completamente ubriaco, picchiava e strattonava Trofimova e la bimba. In nessuno dei casi gli agenti intervenuti hanno chiesto alla vittima quale fosse la sua versione. Si sono accontentati di quella del 46enne e sono andati via. Nonostante Trofimova fosse senza documenti e lui ubriaco, mentre la piccola piangeva disperata. Pochi giorni dopo, i corpi senza vita di madre e figli saranno trovati tra le sterpaglie di Villa Pamphili.

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