Villa Pamphili, Rexal Ford avrebbe ucciso donna e bimba per rabbia e frustrazione: non aveva più soldi

Rexal Ford, uno dei falsi nomi usati da Charles Francis Kaufmann, avrebbe ucciso la ventottenne russa Anastasia Trofimova e sua figlia, perché erano diventate un peso troppo ingombrante per lui. Il produttore statunitense non era riuscito ad ottenere nuovi fondi, per questo era rimasto senza soldi. Voleva andarsene in Grecia, a Skiathos, dove si propettavano nuove opportunità lavorative, ma non avrebbe potuto farlo insieme alla donna e alla bambina. La ventottenne russa infatti non aveva il permesso di soggiorno maltese, che le era scaduto già quando la coppi si trovava a Malta.

Ford l'avrebbe tenuta con sé e lei si faceva chiamare Stella. La piccola inoltre era nata con un parto in casa, non era registrata e in pratica non esisteva. Tutti questi fattori rendevano impossibile per i tre salire su un aereo senza complicazioni. Da Malta all'Italia infatti erano giunti con una barca presa a noleggio pagata probabilmente in nero, con la quale hanno raggiunto Pozzallo. Da qui poi hanno preso un treno per Roma, accampandosi a Villa Pamphili. Una delle ipotesi che considerano gli inquirenti sul movente del duplice omicidio è che Rexal Ford, le avrebbe uccise in preda alla rabbia e alla frustrazione per non riuscire ad ottenere i fondi richiesti e sentendosi limitato negli spostamenti.

Rexal Ford rimasto senza finanziamenti

Come riporta Il Messaggero il truffatore  – Rexal Ford – si sarebbe sentito truffato, per non aver ricevuto soldi per il progetto cinematografico "Stelle della notte" al quale il ministero della Cultura italiana ha concesso un finanziamento attraverso la tax credit, dal valore di più di 800mila euro. Non avrebbe inoltre ricevuto risposta da un'altra casa di produzione romana per farsi sostenere economicamente sul film"Food Fight".

Indagato per duplice omicidio

Charles Francis Kaufmann è indagato per duplice omicidio aggravato. Anastasia, secondo quanto raccontato da sua madre, che ne ha riconosciuto il corpo grazie ad un tatuaggio, il 2 giugno scorso le avrebbe scritto via email che tra lei e il suo compagno c'erano delle conflittualità, sperava si risolvessero. Poi dopo qualche giorno, il 7 giugno scorso, c'è stato il drammatico ritrovamento dei due corpi senza vita a Villa Pamphili. La piccola sarebbe stata strangolata, così è emerso dagli accertamenti. Ancora in fase di ricostruzione sono invece le cause che hanno portato al decesso della donna, sul cui cadavere non sono stati trovati segni di violenza.