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Vasi, armi e monete antiche offerti a facoltosi compratori: sequestrata collezione privata illegale

Il proprietario dei beni è stato denunciato alla procura di Velletri per riciclaggio e violazione delle norme a tutela del patrimonio storico/archeologico.
A cura di Enrico Tata
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Fossili, anfore, vasi, statue di terracotta e in ceramica, armi, oggetti sacri, 4mila monete, ornamenti in oro, argento, bronzo e avorio e strumenti medici. Una collezione privata di oltre 7mila beni storico/archeologici che venivano proposti a facoltosi acquirenti attraverso un catalogo fotografico. Il proprietario dei beni è stato denunciato alla procura di Velletri per riciclaggio e violazione delle norme a tutela del patrimonio storico/archeologico. A fare la scoperta sono stati i finanzieri della compagnia di Colleferro, che hanno ritrovato la galleria d'arte illegale all'interno di un'abitazione privata al lido di Ostia.

All'interno, come detto, c'era un vero e proprio museo: fossili, anfore, vasellame, statue, ornamenti, oggetti sacri, armi, strumenti medici e moltissime monete, tutto accuratamente catalogato e conservato in teche, scaffali ed espositori. I fossili sono databili, spiegano i finanzieri del comando provinciale di Roma, a partire dal periodo cretaceo, mentre gli altri beni sono risalenti a un periodo compreso tra il IX secolo avanti Cristo e il XIX secolo d.C. Tutti i reperti sono stati affidati in custodia al Museo Archeologico Comunale di Colleferro, provincia di Roma.

I finanzieri aggiungono in una nota stampa che "l'operazione si è conclusa con la denuncia di un soggetto alla Procura della Repubblica di Velletri per riciclaggio e violazione alle norme a tutela del patrimonio storico/archeologico. Il provvedimento è stato adottato allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza".

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