Una fiaccolata per Beatrice Bellucci: “La Colombo è una strada maledetta, chi viaggia a 150 km orari un criminale”

"Ciao Bibbi". Amici e residenti del quartiere sono tornati lì, in quel punto di via Cristoforo Colombo, all’altezza di piazza dei Navigatori, dove Beatrice Bellucci, vent’anni, è morta venerdì scorso, travolta con la sua Mini Cooper da due ragazzi che viaggiavano a bordo di una Bmw a folle velocità.
Dopo i funerali di questa mattina, erano in tanti, questa sera, con le fiaccole in mano e uno striscione con un ultimo saluto, in strada per chiedere che tragedie come questa non capitino mai più. Mazzi di fiori viola, margherite e rose rosse sono stati posati accanto a quell’albero contro cui è stata scagliata la macchina di Beatrice, "Bibbi" come la chiamano gli amici più cari.

Chi partecipa alla fiaccolata chiede più sicurezza e più controlli sulla via che collega l’Eur al mare ed è considerata tra le più pericolose della Capitale. "Viaggiano a velocità folli, senza curarsi di niente e di nessuno", racconta Maria, sulla cinquantina, con una figlia di diciott’anni che sta frequentando scuola guida. "Le dico sempre che deve stare attenta, rispettare la segnaletica. Per lei e per gli altri. Sulla Colombo nessuno rispetta niente. C’è un incidente al giorno".
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, fiaccola in mano, si unisce al presidio per Beatrice. "Stiamo pensando a semafori intelligenti e autovelox", dice. Poi un riferimento"all’educazione stradale nelle scuole: "I ragazzi coinvolti in incidenti possono raccontare storie spesso più potenti di quelle di un adulto per promuovere una cultura del rispetto dell’altro. In fondo è tutto lì: capire che quando ci si mette al volante, si hanno responsabilità importanti". Responsabilità che chi era alla guida di quella Bmw serie 1, venerdì scorso intorno alle 22, non ha minimamente preso in considerazione.

Amedeo Ciaccheri, il presidente del Municipio, ricorda le tante richieste che in questi anni si sono susseguite per denunciare la pericolosità di questa strada. Troppe le morti in via Cristoforo Colombo, "una via maledetta", e tante, troppe, in altre vie, "magari secondarie". Ciaccheri chiede di "stigmatizzare e condannare comportamenti fuorilegge, perché chi viaggia ai 150 all’ora sulla Cristoforo Colombo è un criminale".
Al termine della fiaccolata, restano i fiori accanto all’albero. Un cuore giallo rosso a ricordare Beatrice, tifosa della Roma e amante del mare. Un monito all’attenzione e al rispetto degli altri perché, ripete chi è sceso in strada: "Perché non si può morire così".