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Trapper pestati nello studio di registrazione: chiesto il processo per Sayanbull e altri tre

I quattro erano stati arrestati lo scorso anno con l’accusa di aver pestato nel loro studio di registrazione Gallagher, Ski e Wok, diffondendo poi il video sui social.
A cura di Natascia Grbic
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È stato chiesto il rinvio a giudizio per Manuel Parrini, Tiziano Barilotti, Omar Nguale Ilunga e Alex Refice, in arte Sayanbull, perché accusati di aver picchiato il 7 marzo 2020 un gruppo di trapper ‘rivali' nel loro studio di registrazione. Gallagher, Ski e Wok sarebbero stati pestati per oltre un'ora dai quattro, tutti esperti di arte marziali, e umiliati poi con un video pubblicato sui social network che ha fatto in poco tempo il giro della rete, suscitando un'ondata di indignazione. I quattro avevano fatto irruzione nella sala prove dove i tre stavano registrando, dopodiché si sarebbero avventati su di loro con calci e pugni, al solo scopo di ‘dargli una lezione' e pubblicare il video sui social. Sono accusati di sequestro di persona e minacce.

L'aggressione al cittadino bengalese e il video pubblicato sui social

Manuel Parrini e Alex Refice rischiano il processo anche per un altro episodio che li ha visti protagonisti poco più di un mese dopo. Il 29 agosto 2020 hanno dato un calcio a un cittadino bengalese che stava camminando per strada, facendolo cadere a terra. Anche in questo caso c'è un video pubblicato sui social che mostra la scena. "Questo è un uomo? Wasted", la scritta a descrizione del video. In questo caso le accuse sono propaganda e istigazione a delinquere per odio razziale. "Il filmino è una messa in scena concordata. Abbiamo incontrato l’uomo, probabilmente era bengalese, gli abbiamo offerto del denaro per far finta di picchiarlo. All’inizio lo sconosciuto si è opposto, poi gli abbiamo fatto vedere i soldi, abbiamo tratto per qualche minuto e infine abbiamo chiuso l’accordo dandogli trenta euro. Quello che si vede nel video è tutto finto. Forse si sarà fatto qualche graffio, roba di poco conto, non gli abbiamo di sicuro fatto male. È un malinteso", hanno dichiarato per difendersi. Le immagini dei video però, dicono il contrario.

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