Tragedia in carcere, detenuto trovato morto in cella a Regina Coeli: si indaga sulle cause del decesso

È stato trovato senza vita sul letto della sua cella, nel carcere romano di Regina Coeli, sul Lugotevere, nella giornata di ieri, domenica 3 agosto 2025. Si trattava di un giovane. Non appena arrivati gli agenti in cella hanno provato a rianimarlo, ma per lui non c'è stato niente da fare. Non si conoscono ancora le cause del decesso: sul caso sono in corso accertamenti da parte della autorità. A loro spetta ricostruire e capire cosa possa essergli accaduto.
"Ogni morte in carcere è una tragedia, ora sono in corso accertamenti e per ora non sappiamo nulla sulla cause della morte – spiega la dottoressa Valentina Calderone, Garante dei Detenuti di Roma Capitale a Fanpage.it. – Era una persona sicuramente fragile, che aveva fatto richiesta di andare in comunità con il parere favorevole dell'area sanitaria. La richiesta era però stata rigettata".
Una tragedia che poteva essere evitata? "Diciamo che forse lui non si sarebbe dovuto trovare lì e che il carcere non era il luogo adatto a lui", precisa ancora.
Le parole della Garante Calderone: "Non ne posso più di persone che muoiono in carcere"
"Lo conoscevo bene, l’avrò incontrato decine di volte perché lo scorso anno gli abbiamo fatto rinnovare la carta d’identità, e da quel momento quando mi vedeva voleva sempre parlare con me – ricorda Valentina Calderone, Garante dei Detenuti di Roma Capitale dedicandogli un post sui social network – Era un rompiscatole, difficile e con un sacco di problemi. Si era fatto un bel po’ di isolamento, mi aveva raccontato della sua ex fidanzata, di quelle di cui si era innamorato, delle cavolate che aveva fatto nella vita".
Ma aveva voglia di cambiare. "Voleva andare in comunità – continua ancora Calderone – Per questo voleva a tutti i costi avere il documento, ma stava ancora lì dopo due anni. Da qualche parte tra le varie scartoffie ho un disegno fatto da lui che mi aveva regalato. Io non so cosa gli sia successo e perché sia morto, so però che non ne posso più di ricevere queste notizie", sottolinea. "Non ne posso più di persone che muoiono dentro al carcere".
Accertamenti in corso sulla morte in cella a Regina Coeli
La tragedia è stata scoperta, come anticipato, nel corso della mattinata di ieri, domenica 3 agosto 2025. Non appena appresa la notizia, Maurizio Somma, segretario del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha dichiarato: "Ancora una volta siamo chiamati a commentare una morte in carcere che forse poteva e doveva essere evitata – prosegue il sindacalista – Più volte abbiamo ribadito che la struttura del carcere romano è in gravi condizioni strutturali e il lavoro del poliziotto penitenziario è divenuto difficilissimo", conclude Somma.
Non ha tardato ad arrivare il commento del Sappe, tramite il segretario generale Donato Capece: "Un detenuto che muore in carcere è sempre una tragedia, è fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello, investite nella sicurezza per avere carceri più sicure – e poi precisa -Questo vale per Regina Coeli ma anche per tutte le altre strutture detentive laziali".