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Covid 19

Tracciati casi di variante Delta a Roma: due ricoveri in ospedale

Due persone risultate positive alla variante Delta del coronavirus sono state ricoverate all’ospedale di Tor Vergata. Si tratta di una persona senza fissa dimora di sessant’anni e una donna di novant’anni: entrambi non verserebbero in gravi condizioni. Continua l’attività di tracciamento della variante a opera della Regione Lazio.
A cura di Natascia Grbic
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Dopo il focolaio di variante Delta ad Aprilia, con 17 casi accertati, arrivano i primi casi anche a Roma. Secondo quanto riportato da Il Messaggero si tratta di due persone, un uomo di 60 anni senza fissa dimora e una signora di novant'anni. A entrambi, scrive il quotidiano romano, è stata diagnosticata la variante tra il 17 e il 18 maggio. I due non verserebbero in condizioni critiche, e anche se hanno avuto bisogno di ricovero ospedaliero non sarebbero gravi. Entrambi si trovano al policlinico di Tor Vergata, dove sono costantemente monitorati dall'equipe sanitaria che li ha presi in carico. La signora di novant'anni aveva ricevuto la seconda dose di Pfizer da circa una settimana quando è risultata positiva, "evidentemente non aveva ancora sviluppato gli anticorpi", ha dichiarato Massimo Andreoni, della Società Italiana di Malattie infettive.

La strategia della Regione Lazio contro la variante Delta

Da lunedì 28 maggio la Regione Lazio sta tracciando tutti i tamponi positivi per individuare eventuali casi di varianti Delta. "Sarà sequenziato il 100% dei tamponi positivi, e sarà creata una task-force che migliorerà ulteriormente l’attività di tracciamento", ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. Al tracciamento lavoreranno anche l'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani, l'Ifo e l'ospedale di Tor Vergata. Al fine di anticipare gli effetti della variante Delta, la Regione Lazio ha anche deciso di anticipare i richiami del vaccino AstraZeneca. In tutta Italia la variante Delta rappresenta a oggi il 16,8% dei casi di coronavirus nel nostro paese. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha annunciato che potrebbero arrivare delle modifiche al Green Pass, giustificandole con la rapida diffusione della variante in Europa e nel nostro paese. È quindi possibile che la certificazione venga rilasciata solo dopo la seconda dose.

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