Torturato e lasciato in un carrello, Zevi: “Terrificante, ma serve agire con impegno e serio lavoro”

A Ostia si sono verificati atti vandalici nelle ultime settimane, incendi agli stabilimenti e da ultimo il tremendo episodio di cronaca dell'uomo pestato e abbandonato in un carrello con la scritta ‘infame'. Vittima dell'aggressione un 40enne di origini brasiliane e non è escluso che si tratti di un regolamento di conti nell’ambiente della criminalità organizzata.
"Ostia è un territorio difficile e questa cosa personalmente mi fa soffrire, perché è un territorio che io amo molto", ha spiegato a Fanpage.it l'assessore capitolino al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Tobia Zevi.
"Credo che l'antidoto migliore a questo questi episodi non sia tanto l'allarmismo, ma il lavoro serio per cambiare le cose. Sulle spiagge, sulle case popolari, sulle buche nelle strade, sul verde pubblico, sulla mobilità. Dobbiamo dare la dimostrazione ai cittadini onesti, e sono la stragrande maggioranza, che sono fieri di vivere a Ostia e che soffrono del fatto che Ostia venga raccontata spesso come un posto malfamato".
"In questo momento c'è anche sfiducia, paura e questi episodi di cronaca ovviamente sono terrificanti. La storia di del del ragazzo torturato e lasciato in un carrello fa accapponare la pelle. Ma noi dobbiamo rispondere a tutto questo, visto che non facciamo gli inquirenti o i poliziotti, con la serietà del nostro lavoro e con la tenacia di chi sa che le cose possono cambiare", ha spiegato Zevi.
"Non è una cosa che si fa in due giorni, certamente, ma facciamo due esempi, significativi secondo me. Quando i cittadini vedranno che, dopo decenni che se ne parla, noi riusciremo a costruire il ponte della Scafa e quando vedranno che grazie ai fondi europei trasformeremo un pezzo di lungomare trasformando nel Parco del Mare, con aree verdi, spazi pubblici, gestione accesso al mare, si renderanno conto che il cambiamento è possibile".