Tormenta l’ex e la minaccia di morte: “Non uscivo più da sola per paura che mi ammazzasse”

Un uomo di trentadue anni è stato arrestato con l'accusa di atti persecutori nei confronti dell'ex compagna. La donna, che era terrorizzata dal suo atteggiamento, era arrivata al punto di non uscire più di casa da sola per paura di incontrarlo. È successo a Roma, in un quartiere alla periferia della capitale.
Il 32enne è stato portato in carcere. Ad arrestarlo sono stati gli agenti del XIV distretto Primavalle, che avevano cominciato le indagini prima della denuncia dell'ex compagna. Da tempo, anche quando stavano ancora insieme, la perseguitava rendendole la vita impossibile.
Il 32enne chiamava l'ex a ogni ora del giorno e della notte, le mandava continui messaggi, la minacciava di morte, le diceva che l'avrebbe picchiata e le chiedeva denaro in continuazione. Non serviva a nulla dirgli di non contattarla più, di lasciarla in pace. Lui proseguiva a tormentarla, facendola cadere in un grave stato di ansia.
I poliziotti hanno cominciato a indagare su di lui. Data la gravità dei suoi comportamenti, il giudice del tribunale di Roma ne ha disposto l'arresto e il trasferimento in carcere. Non potrà più avvicinarsi alla ragazza, nemmeno quando sarà di nuovo libero.
Quello avvenuto a Roma è l'ennesimo caso di violenza contro le donne a opera di ex compagni o fidanzati. Un'emergenza nazionale che sembra non avere fine, come dimostrano i casi di cronaca che dominano purtroppo le pagine dei giornali.
Violenze che invece di diminuire aumentano, e che con la pandemia sono esplose. Centri antiviolenza e antistalking lavorano 24 ore su 24 per offrire tutela alle donne che ne hanno bisogno, molte delle quali si rivolgono al 1522 per fuoriuscire da situazioni di maltrattamenti e violenza domestica.