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Tor Vergata convoca la chirurga Franceschilli, i garanti: “Video di Sica non doveva finire sui social”

I garanti che hanno ‘salvato’ il professor Giuseppe Sica, che il 6 giugno ha aggredito verbalmente la chirurga Marzia Franceschilli in sala operatoria, hanno inviato una lettera a Tor Vergata, dicendo che quel video non andava diffuso sul web.
A cura di Natascia Grbic
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L'università di Tor Vergata ha convocato per il 21 luglio la chirurga Marzia Franceschilli per essere ascoltata in merito a quanto avvenuto lo scorso 6 giugno, quando è stata aggredita verbalmente in sala operatoria dal primario Giuseppe Sica. L'obiettivo è ricostruire tutta la vicenda, sul quale il comitato dei Garanti aveva praticamente messo uno stop, rinunciando a punire Sica, nonostante le richieste dello stesso ateneo. Alla fine a trasferirsi è stata invece Marzia Franceschilli, che per un anno lavorerà all'ospedale San Camillo.

A riportare la notizia è Il Corriere della Sera. Al Comitato dei garanti era stato chiesto un chiarimento sulle "gravi inadeguatezze delle misure adottate per i fatti avvenuti il 6 giugno". Loro hanno risposto spiegando il motivo della loro decisione, e aggiungendo altre due motivazioni: il fatto che il video non avrebbe dovuto essere pubblicato sul web, e l'aver voluto organizzare una seduta di ‘team building' per provare a risolvere la questione.

"Pur comprendendo e condividendo la motivazione della urgenza di documentare un episodio di eccezionale gravità", scrivono i garanti, con le parole riportate da Il Corriere della Sera – Detta motivazione non giustifica affatto la diffusione dello stesso video attraverso diversi social media. Ben avrebbe fatto l’infermiera a mettere a disposizione la registrazione video alla Direzione generale e all'Autorità giudiziaria per le necessarie azioni conseguenti". Mentre per quanto riguarda il cosiddetto ‘team building', i garanti avrebbero voluto organizzare incontri "attraverso focus group, momenti formativi mirati alla gestione delle dinamiche relazionali in contesti ad alta intensità clinica, con particolare riferimento alla comunicazione intraoperatoria e alla prevenzione del burnout". A questi momenti sarebbero stati invitati a partecipare i lavoratori dell'Unità operativa, oltre a Sica e Franceschilli.

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