“Ti lancio dal balcone o ti brucio viva in auto”, aggredisce e minaccia la compagna incinta

Insulti e minacce, botte anche durante la gravidanza e dopo la fine della loro relazione: questo ciò che ha dovuto subire per anni una donna nel Frusinate. Numerose le aggressioni a seguito delle quali ha dovuto fare ricorso all'ospedale. Per il compagno, un trentacinquenne che vive a Ferentino, si aprirà presto il processo. Nel frattempo è stato raggiunto dalla misura di divieto di avvicinamento con l'applicazione del braccialetto elettronico. La prima udienza, a giudizio immediato, invece, è stata fissata il prossimo 30 settembre 2025 nel tribunale di Frosinone.
Botte e minacce alla compagna incinta: cosa è successo
Secondo quanto ricostruito dall'accusa, il trentacinquenne avrebbe picchiato la compagna in più occasioni. Schiaffi, pugni e spinte fino a farla cadere per terra anche quando la giovane era incinta, provocandole diverse lesioni. In un'occasione, come riporta la testata locale di Ciociaria Oggi, l'avrebbe afferrata per i capelli per farle sbattere la testa contro il finestrino della macchina e il cruscotto.
L'uomo pretendeva, inoltre, di controllare continuamente il telefonino della donna e le sue chat di messaggistica. La insultava e la minacciava spesso. "Ti butto già dal balcone", le diceva. "Ti brucio viva in macchina", diceva ancora.
Una situazione che è proseguita anche quando la relazione fra i due si era conclusa. Dopo la rottura, invece, avrebbe frantumato i finestrini della macchina della donna, provocandole ansia e paura per la sua incolumità.
Il processo al 35enne: l'accusa di maltrattamenti
Il trentacinquenne è finito a processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce con giudizio immediato. La prima udienza, che si terrà nel tribunale di Frosinone, è stata programmata per il prossimo 30 settembre. Nel frattempo nei suoi confronti è stato disposto il divieto di avvicinamento all'ex compagna con l'applicazione del braccialetto elettronico.