0 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Studenti del liceo Tasso sospesi per occupazione contro Valditara: “Consapevoli delle conseguenze”

“Vogliamo riprenderci la libertà di espressione e di dissenso – scrivono gli e le studenti del liceo Tasso in una lettera per il ministero Valditara e le istituzioni – Vogliamo una scuola che non lasci nessuno indietro”.
A cura di Beatrice Tominic
0 CONDIVISIONI
Il liceo Tasso occupato.
Il liceo Tasso occupato.

"Mentre le istituzioni si complimentano a vicenda per la tutela dell'ordine democratico, quanto detto e fatto da loro fino ad ora risulta estremamente autoritario". Questo è quanto scritto dagli e dalle studenti del liceo Tasso di Roma, al centro delle cronache negli ultimi giorni perché destinatari di duri provvedimenti dopo aver occupato la scuola lo scorso autunno.

"Sospensioni, cinque in condotta e attività socialmente utili nel pomeriggio", aveva tuonato il preside Paolo Pedullà. La decisione è stata accolta favorevolmente anche dal ministro Valditara. "La scuola costituzionale, e dunque democratica è quella che insegna a rispettare le regole e a coniugare libertà con responsabilità", ha scritto in una nota qualche giorno fa il ministro.

"Ancor prima della nostra manifestazione di disagio e di dissenso, resa concreta attraverso cortei, occupazioni, proteste, eravamo pienamente consapevoli delle possibili conseguenze – sottolineano gli e le studenti del liceo, occupato nella stessa notte con una decina di altri istituti nella capitale – Ma nessuna parola è stata spesa sulle nostre richieste".

La lettera pubblicata sui social

"Una scuola democratica, che tanto viene decantata, è quella cui noi aspiriamo e per cui ci siamo sempre impegnati. Con questa lettera il nostro intento è quello di porre al centro le motivazioni politiche per cui ci battiamo, confidando di diventare per la prima volta parte attiva del dibattito politico", rispondono gli e le studenti che aspettano ancora una risposta da questo autunno.

"Riteniamo fondamentale il nostro ruolo e siamo fiduciosi che la nostra risonanza mediatica, la maggiore in questo momento fra i licei, possa permettere la diffusione delle istanze comuni alle altre scuole che come noi speriamo che possano avere il proprio spazio ed essere ascoltate", scrivono, ricordando la necessità di vivere una scuola transfemminista aperta alle esigenze di tutti e tutte, inclusiva ed accessibile, "che si curi della salute mentale e che non lasci indietro chi non ha gli strumenti per potervi accedere".

Il sit in per venerdì

In segno di protesta, il corpo studentesco ha organizzato un sit- in silenzioso per il prossimo venerdì. L'appuntamento, organizzato al termine delle lezioni, è rivolto anche a docenti, al personale Ata, genitori e qualsiasi persona interessata. "Così vogliamo riprenderci la libertà di espressione e di dissenso".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views