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Studentessa violentata al Policlinico: “Mi ha stuprata ed è tornato a visitare i pazienti”

La studentessa violentata al Policlinico Umberto I a Roma ha raccontato che l’infermiere “mi ha stuprata ed è tornato al lavoro come se nulla fosse accaduto”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Mi ha dato una spinta, si è chiuso la porta alle spalle, ha girato a chiave e poi mi è saltato addosso". È il racconto della studentessa in Infermieristica tirocinante di vent'anni, vittima di un presunto stupro da parte di un infermiere di cinquantacinque anni, denunciato e sospeso dal servizio, che si sarebbe consumato durante il turno di notte tra mercoledì e giovedì scorsi all'interno del reparto di Urolgia del Policlinico Umberto I. Assistita dalla sua avvocata Carla Corsetti, in un'intervista alla Repubblica ha spiegato quanto le sarebbe accaduto il suo ultimo giorno di tirocinio. Il direttore generale Fabrizio Alba ha dichiarato che l'azienda ha sporto querela contro l'uomo e si è costituita parte lesa.

"Ha chiuso la porta a chiave e mi è saltato addosso"

"Il mio tutore di pratica universitaria mentre stavamo facendo il giro dei pazienti mi ha attirata dentro a una stanza isolata rispetto al resto del reparto, in un'ala che non avevo mai visto, perché la stavano ristrutturando, erano circa le 23.30. Si è inventato una scusa, quella di dover fare una flebo a un paziente, ma lì non c'era nessuno. Ha chiuso la porta a chiave e mi è saltato addosso. Ho urlato, ma non potevano sentirmi. Una volta che aveva finito, sono riuscita a liberarmi con una scusa, gli ho detto che sarei tornata subito, invece sono scappata via".

"Spero che lo arrestino presto"

La studentessa ha chiesto aiuto a un collega, che ha compreso la gravità della situazione e l'ha accompagnata al pronto soccorso, al quale ha fatto accesso con codice rosa e nel frattempo ha chiamato sua madre, che l'ha raggiunta con l'avvocata. La studentessa lo ha denunciato "lui nel frattempo ha continuato a visitare i pazienti in reparto, come nulla fosse accaduto. Sono arrivati i poliziotti che lo hanno portato via, il lenzuolo che copriva la lettiga è stato sequestrato per fare l'esame del Dna. Spero che lo arrestino presto, nessuna deve subire quello che è accaduto a me".

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