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Stomaco vuoto, segni di percosse e strangolamento: cosa dice l’autopsia sulla bimba morta a Villa Pamphili

La bambina trovata morta a Villa Pamphili non mangiava da giorni: questo quanto emerso dall’autopsia sul corpo della piccola. Il risultato conferma che il decesso della madre sarebbe quindi avvenuto non il giorno prima, ma almeno cinque o sette giorni prima del ritrovamento.
A cura di Natascia Grbic
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Non mangiava da giorni la piccola trovata morta a circa duecento metri dalla madre all'interno di Villa Pamphili. Questo quanto emerso dall'autopsia eseguita sul corpo della bimba, cosa che aiuta a sportare anche il momento del decesso della donna a circa cinque/sette giorni prima della figlia. Dall'esame è anche emerso che la bambina è stata picchiata prima di essere soffocata da una persona che al momento è ancora ignota, anche se da ore si susseguono voci su una sua possibile identificazione.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, infatti, sia la donna sia la bambina sarebbero state identificate, anche se manca ancora l'ufficialità. Sarebbe stato identificato anche l'uomo che è stato visto con loro nei giorni scorsi: sempre il quotidiano romano riporta che sarebbe già fuggito all'estero. Per questo la Polizia italiana ha avvisato l'Interpol, in modo da rintracciarlo il prima possibile. Non è escluso che sia stato lui a uccidere la bambina e a coprire il corpo della donna con un telo da campeggio. Si tratterebbe di cittadini americani, la donna avrebbe 29 anni.

Una vicenda, quella di Villa Pamphili, drammatica e con tanti punti ancora da chiarire. Gli investigatori non parlano, il riserbo è assoluto in questa fase così delicata delle indagini, e nulla trapela dalla bocca degli inquirenti. C'è chi dice che la svolta nel caso sia arrivata dopo una chiamata a ‘Chi l'ha Visto' in cui un telespettatore ha segnalato una lite tra un uomo e una donna non lontano da Villa Pamphili. In quel caso sarebbero intervenute le forze dell'ordine, che quindi avrebbero identificato i due. Si tratterebbe, secondo questa ipotesi, proprio della donna deceduta. C'è chi invece dice la donna sia stata identificata dopo che essere risaliti all'associazione benefica che le aveva fornito la tenda, e che procedeva alla registrazione di tutte le persone cui dava sostegno. Insomma, una storia tutta da sbrogliare sulla quale le certezze sono poche.

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