video suggerito
video suggerito

Sparita durante una crociera, il caso arriva in Cassazione: “Il marito l’ha uccisa e gettato il corpo in mare”

La procura ricorre in Corte di Cassazione contro l’assoluzione di Daniel Belling. L’uomo era stato condannato in primo grado per l’omicidio della compagna Li Yingely, scomparsa in crociera nel febbraio 2017, ma assolto in Appello.
A cura di Francesco Esposito
11 CONDIVISIONI
Immagine

La procura di Roma ricorre in Cassazione e continua a chiedere la condanna per Daniel Belling, accusato di aver ucciso la moglie Li Yingley e di averne nascosto il cadavere mentre si trovavano in vacanza con i figli su una crociera nel Mediterraneo tra il 9 e il 20 febbraio 2017. Ad agosto 2025 la Corte d'Appello ha assolto Belling: non ci sono prove che abbia ucciso la donna, 36 anni di origini cinesi, hanno sostenuto i giudici, che hanno aggiunto come Li Yingley potrebbe addirittura essere tornata in Cina di nascosto per non dover rendere conto a nessuno.

Daniel Belling assolto in Appello, ma la procura ricorre in Cassazione

La vicenda della scomparsa della donna arriverà, quindi, al terzo grado di giudizio. Dopo una prima condanna per Daniel Belling, i giudici d'Appello hanno assolto l'uomo di nazionalità tedesca ma residente a Dublino, in Irlanda. La donna, come si legge dalle motivazioni della sentenza pubblicate a fine agosto scorso, potrebbe aver deciso di "scomparire" e aver lasciato la nave Msc Magnifica il 13 febbraio al porto di Katakolon in Grecia per poi tornare in Cina. I pubblici ministeri, però, rilanciano l'accusa secondo cui Belling è colpevole di omicidio e occultamento. Andrebbe condannato, come scrive Repubblica riportando la procura, “nonostante le lacune investigative", infatti, "le indagini sono partite soltanto al momento dello sbarco dei passeggeri e quindi diversi giorni dopo l’evento della scomparsa, quando già il quadro probatorio era stato manomesso”.

La scomparsa di Li Yingley nelle acque del Mediterraneo

Si sono perse le tracce di Li Yingley dal 10 febbraio 2017, quando la donna non si è presentata a colazione. La sera prima aveva cenato insieme alla famiglia, ma lei e Belling avevano litigato nel pomeriggio in un negozio di Genova, dove la crociera si era fermata per una sosta. Secondo l'accusa, nel tratto di mare fra il capoluogo ligure e La Valletta, a Malta, l'uomo avrebbe ucciso la compagna e chiuso il suo corpo in una valigia per poi gettarla in mare. Non sono registrate discese a terra della trentaseienne nei dodici giorni di viaggio successivi. La Corte d'Appello ha dato ragione agli avvocati della difesa Luigi Conti e Laura Camomilla, che avrebbero dimostrato come fosse possibile abbandonare la nave senza lasciare traccia nel sistema di monitoraggio dei passeggeri.

In primo grado Daniel Belling, arrestato il 22 febbraio 2017 all'aeroporto di Ciampino mentre cercava di ritornare in Irlanda, era stato giudicato colpevole e condannato a 26 anni. Poi il ribaltamento in Appello. Adesso toccherà alla Corte di Cassazione emettere il verdetto definitivo sulla vicenda della scomparsa di Li Yingley.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views