Spara dalla finestra durante la partita e colpisce una donna: “Vicino a lei un’amica con un neonato”

Paura alle porte della capitale durante una partita di calciotto under 13, dove, nella serata di ieri, lunedì 23 giugno 2025, sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco in direzione di una donna. Gli spari hanno raggiunto la donna la braccio, mentre stava camminando verso il bar in compagnia di un'altra donna con un neonato in braccio. Ad avere la peggio la prima, trasportata d'urgenza, a bordo di un'ambulanza, al pronto soccorso presso l'ospedale di Tivoli, dove le ferite sono state valutate con un codice rosso.
Paura alla partita di calciotto di ragazzini: cosa è successo
I fatti, come anticipato, risalgono al tardo pomeriggio di ieri, lunedì 23 giugno 2025, verso le ore 20.30. L'allarme è scattato immediatamente. Sul posto, al Centro Sportivo Villa Adriana Calcio in strada Rocca Bruna, dopo la segnalazione al numero di emergenza unico nue 112, sono subito arrivati gli agenti del reparto volanti.
Una volta sul luogo degli spari, dopo aver soccorso la donna, hanno iniziato a ricostruire l'accaduto. Gli spari sono partiti a una distanza di circa 50 metri da dove si trovava la donna. Accanto a lei, come hanno testimoniato i presenti, si trovava un'altra donna che aveva fra le braccia un neonato. Le due si trovano nel vicolo che dal campetto, dove era in corso una partita di calciotto con bambini di categoria under 13, porta al bar quando sono stati esplosi i colpi, due sentiti distintamente.
Come sta la donna ferita alla partita under 13 a Tivoli
I poliziotti, una volta raggiunto il luogo degli spari, hanno trovato la donna priva di sensi dopo essere stata raggiunta da al polso sinistro dallo sparo. Per soccorrerla sono arrivati immediatamente gli operatori del personale sanitario del 118 che l'hanno trasferita in ospedale d'urgenza. Una volta arrivata nella struttura sanitaria è stata sottoposta ad un intervento chirurgico di urgenza per rimuovere parte del proiettile che era rimasta incastrata all'interno del polso. È stata poi ricoverata con una prognosi di 30 giorni.

A caccia dell'aggressore: lui impugna la pistola e minaccia i poliziotti
Una volta sul posto gli agenti, dopo aver raccolto le varie testimonianze dei presenti, hanno provato a ricostruire da dove potessero essere stati esplosi gli spari. Non troppo distante si trovava una villetta indipendente con diverse impalcature sopraelevate, proprio in linea d'aria dal luogo in cui è stata colpita la donna. Gli agenti hanno raggiunto l'abitazione, dove si trovava un uomo che si è mostrato immediatamente sospetto. Ha iniziato a reagire con insofferenza alle domande degli agenti, chiedendo più volte per quale ragione fossero arrivati a lui.
Così i poliziotti hanno iniziato a perquisire la casa. L'uomo, con precedenti, con la scusa di portare il cane in camera, è stato accompagnato nell'altra stanza dove, con un gesto repentino, è riuscito a prendere fra le mani una pistola che si trovava sul comodino. Si è girato verso gli agenti e l'ha puntata contro di loro che, però, fortunatamente, sono riusciti a disarmarlo e ad arrestarlo con l'accusa di tentato omicidio, detenzione abusiva di armi, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
Le armi sequestrate e il movente
All'interno dell'abitazione, alla fine della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto sotto al materasso altre armi (nella foto in apertura, ndr): una pistola scacciacani Bruni mod. 92 calibro 8 con cinque cartucce, insieme ad altre due armi storiche con matricole illeggibili. All'interno del soggiorno, invece, è stato rinvenuto un arco professionale modello Usa Sprint con 29 frecce e una scatola con 17 cartucce Fiocchi calibro 7.65.

Al momento restano sconosciuti i motivi che hanno portato l'uomo a sparare fra la folla durante la partita dove, trattandosi della categoria under 13, si trovavano molti minorenni. Ciò che stanno cercando di chiarire gli inquirenti è se ci fosse qualche legame fra la donna e il suo aggressore.