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Si getta da una finestra del Grassi di Ostia, dopo due giorni muore: la famiglia denuncia l’ospedale

Il volo il 30 aprile dal Grassi di Ostia, poi la morte all’ospedale San Camillo, dove era stato ricoverato d’urgenza il 2 maggio: la figlia e il genero hanno deciso di sporgere denuncia per fare chiarezza.
A cura di Beatrice Tominic
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Il volo dalla finestra del reparto i medicina generale dell’ospedale Grassi il 30 aprile. La morte sopraggiunta fra il primo e il 2 maggio 2024, dopo un soccorso al San Camillo. Una volta appreso l'accaduto la famiglia dell'uomo, un ottantunenne ricoverato al Grassi per un tumore maligno, ha deciso di sporgere denuncia alla questura di Roma Lido contro l'ospedale per chiedere chiarezza sull'accaduto.

La ricostruzione dell'accaduto: cosa è successo

L'uomo era stato sottoposto ad una prima operazione alla vescica per un tumore maligno che era stato asportato: l'intervento si era tenuto al Sant'Eugenio nel mese di febbraio. A fine aprile, però, l'ottantunenne era tornato in ospedale, stavolta al Grassi, per un nuovo intervento chirurgico legato sempre al tumore alla vescica.

Fino a quando, nel primo pomeriggio dello scorso 30 aprile, si è lanciato nel vuoto da una finestra. L'impatto con il suolo è stato fortissimo: l'anziano è caduto di fianco, ha costole e bacino rotti, ma non ha sbattuto la testa e non si presenta trama cranico. I medici lo hanno soccorso in seguito al gesto estremo e hanno disposto per lui, come riportato da la Repubblica, un trasporto d'urgenza all'ospedale San Camillo, che è avvenuto alle 17 del giorno stesso. Nonostante fosse stato intubato e messo in sicurezza immediatamente, si trovava in condizioni molto gravi.

Il giorno dopo la caduta

Nonostante le condizioni critiche, la mancanza di trauma cranici ha fornito ottimismo ai medici che hanno iniziato a pensare che potesse salvarsi. Ma poi c'è stato un peggioramento repentino. Nella mattina del primo maggio è stato operato anche per le ferite riportate nella caduta. Per lui, invece, non c'è stato niente da fare. Si è aggravato di colpo. E, nella notte successiva, fra il primo e il 2 maggio, ha perso la vita.

La denuncia alla Polizia

Non appena appreso del peggioramento dell'ottantunenne, il genero dell'uomo ha raggiunto il Grassi per farsi spiegare la dinamica del tentativo di suicidio. "Mi hanno trattato malissimo – è quanto poi ha riferito – Mi hanno detto che, stando ai referti, aveva riportato soltanto delle piccole fratture al polso". Invece, nella notte successiva, l'ottantunenne perde la vita. Decisi a fare chiarezza, genero e figlia dell'ottantunenne il 2 maggio si sono rivolte agli agenti della polizia di Stato del commissariato di Roma Lido e hanno sporto denuncia: "Vogliamo fare chiarezza sull'accaduto", le ragioni che li hanno spinti a chiedere aiuto agli agenti.

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