Si fingono positivi per ottenere il green pass: la truffa dei no vax nelle farmacie di Roma

Un positivo compiacente, che già sa di avere il coronavirus, va a fare il tampone in farmacia. Ovviamente sa già di essere positivo, ma la novità è che il test lo è andato a fare con la tessera sanitaria di un'altra persona. Dieci giorni dopo è quest'ultima a presentarsi in farmacia per fare il tampone, risultando negativa. E così ottiene il green pass senza aver fatto il vaccino. Sarebbe questa, secondo una circolare interna che Federfarma ha inviato ai suoi associati, l'ultima truffa dei no vax per ottenere la certificazione verde. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, si tratterebbe di un fenomeno da non sottovalutare e che avverrebbe soprattutto nelle farmacie del centro storico di Roma. A effettuare queste truffe, sarebbero soprattutto professionisti, professori e appartenenti alle forze dell'ordine.
Sul caso indagano i carabinieri. Alle farmacie è stato consigliato di chiedere anche il documento oltre al codice fiscale, in modo da verificare l'identità della persona che si presenta per fare il tampone. Questa truffa, infatti, è molto meno rischiosa rispetto al comprare costosi green pass falsi nei vari gruppi Telegram nati proprio per contrabbandare certificazioni verdi. E non è nemmeno detto che, dopo aver sborsato dai 300 ai 500 euro, questa funzioni o venga realmente mandata. Anche se non è escluso che chi si reca in farmacia sapendo di risultare positivo al tampone non decida di chiedere comunque dei soldi a chi poi riceverà il tanto agognato green pass. Le indagini sono aperte, l'entità del fenomeno non è ancora nota: ma potrebbe essere meno marginale rispetto a quanto si pensi.