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Sezze, massacrano un uomo che finisce in coma: decine di testimoni non dicono nulla alla Polizia

Coltre omertosa su Sezze, in provincia di Latina, dove decine di persone che avrebbero assistito al pestaggio di un uomo messo in atto da parte di due giovani non hanno raccontato nulla alla Polizia. Gli agenti hanno arrestato un diciassettenne e un ventenne ritenuti responsabili di tentato omicidio.
A cura di Alessia Rabbai
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Hanno massacrato di botte un uomo fino a farlo finire in coma con la testa sfondata e a ridurlo in fin di vita. Una coltre omertosa ha coperto Sezze, dove decine di persone che hanno assistito alla scena di violenza che si è consumata in pieno giorno in centro, non hanno raccontato nulla alle forze dell'ordine. Gli agenti della Polizia di Stato sono risaliti all'identità dei responsabili di un brutale pestaggio che si è consumato il 30 marzo scorso nel Comune in provincia di Latina: sono due giovani di diciassette e vent'anni, l'uno originario di Priverno, l'altro del posto. I poliziotti li hanno raggiunti a casa, dando esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice delle indagini preliminari, per il reato di tentato omicidio. Il ventenne è finito in carcere, mentre il diciassettenne è stato portato in un Istituto Penale Minorile. Da quanto emerso in sede d'indagine il minorenne gli ha dato uno schiaffo, mentre il ventenne gli ha sferrato dei pugni, che lo hanno steso a terra facendogli provocare un trauma cranico e un'emorragia cerebrale. Ricoverato, ora l'uomo sta bene ed è convalescente, dopo essere stato sottoposto a diversi interventi chirurgici che gli hanno salvato la vita.

"Arrestati hanno depistato le indagini"

Il Questore di Latina Michele Spina, intervistato da Fanpage.it, ha spiegato che: "I due arrestati hanno manifestato assenza totale di valori ed empatia, lo hanno aggredito senza ragioni ed efferatezza senza curarsi che potesse morire. Hanno poi provato a depistare le indagini con una serie di atteggiamenti, deviando i sospetti da loro, provando a creare una motivazione per l'aggressione compiuta. Grave che molte persone abbiano assistito ai fatti non abbiano raccontato nulla alle forze dell'ordine, tanto che in un primo momento è parso che questo signore, proprio per il suo stato di ubriachezza, fosse caduto da solo".

Decine di testimoni non dicono nulla alla Polizia

Le indagini della Polizia sono scattate dopo il ricovero urgente dell'uomo, a seguito del pestaggio trasportato in codice rosso all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La vittima è stata rinvenuta priva di sensi abbandonata in via Porta Sant'Andrea. Arrivata la segnalazione al Numero unico delle Emergenze 112 un'ambulanza lo ha raggiunto e trasferito in pronto soccorso. Dalle indagini è emerso che al momento dell'accaduto erano presenti decine di persone, ma che nessuno è intervenuto in soccorso dell'uomo preso di mira dai due giovani, i quali approfittando che fosse ubriaco e inerme, lo hanno aggredito. I polizziotti, che hanno svolto gli accertamenti e hanno indagato sul caso, per ricostruire la dinamica dell'accaduto hanno trovato difficoltà nel raccogliere le testimonianze dei presenti, che hanno mostrato un comportamento omertoso nei confronti dell'episodio di violenza.

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