Sergio Mattarella alle Fosse Ardeatine per l’anniversario dell’eccidio
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato alla cerimonia in ricordo delle Fosse Ardeatine. Alla ricorrenza dell'eccidio del 24 marzo 1944, in cui sono stati massacrati 335 civili, quest'anno al 79esimo anniversario, hanno partecipato presso il Mausoleo tra gli altri oltre al capo dello Stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
La presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, impegnata a Bruxelles, ha invece inviato un messaggio, in memoria di "una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale. Spetta a tutti noi – Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell'informazione – ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo".
Mattarella alla cerimonia delle Fosse Ardeatine
Mattarella stamattina è giunto al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, per omaggiare le vittime. Ha deposto una corona d'alloro sulla lapide, ascoltato la lettura dei loro nomi e partecipato alle preghiere in loro memoria. Il suo con questi luoghi è un legame molto forte e li ha visitati anche il giorno in cui ha ricevuto l'incarico di capo dello Stato il 31 gennaio del 2015. Nel maggio del 2017 lo ha invece visitato insieme al presidente della Repubblica federale di Germania Steinmeier. L'eccidio rappresenta uno degli eventi storici più dolorosi e drammatici del Novecento, che si è consumato durante l'occupazione tedesca a Roma. Un ricordo ai 335 civili, prigionieri politici, ebrei, militari, detenuti comuni, brutalmente uccisi dai nazisti, dopo l'aziene della Resistenza romana in via Rasella.
Gualtieri con Mattarella alle Fosse Ardeatine
Gualtieri con Mattarella alle Fosse Ardeatine ha spiegato che quella dell'eccidio "rappresenta ancora oggi una ferita dolorosissima per la nostra città e per tutto il Paese. Custodirne la memoria rappresenta un dovere civile e morale. È un monito fortissimo contro tutti gli orrori che le guerre alimentano e un richiamo ai valori condivisi di fratellanza e democrazia. Dimenticare, mai".
