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Sequestrano un uomo e lo minacciano con la motosega: fra gli arrestati anche Franco Cesarini

Sequestrato in casa e legato a una sedia, viene minacciato con una motosega. Fra le tre persone arrestate a Tarquinia nei giorni scorsi c’è anche il criminale romano Franco Cesarini.
A cura di Beatrice Tominic
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"Se non ci dai 300 euro al mese per sempre ti facciamo a pezzi", questa la minaccia nei confronti di un uomo a Tarquinia, nel Viterbese. Con una scusa, si sono introdotti in casa sua, sequestrandolo per almeno tre ore, legandolo a una sedia e minacciandolo con una motosega elettrica accesa mirando al collo. Dopo mesi sono stati arrestati in tre. Fra loro anche il sessantenne Franco Cesarini, noto esponente della criminalità romana che, nel curriculum criminale, vanta anche condanne fino a 30 anni di carcere, compresa quella per omicidio volontario del 2014.

Franco Cesarini, criminale a Roma arrestato a Tarquinia nei giorni scorsi

Franco Cesarini è originario del Quartaccio dove ha abitato col fratello fino ai primi anni 2000, prima di trasferirsi a Tarquinia, nel Viterbese, dopo un periodo di detenzione. È lì che, lo scorso aprile, insieme ad altre due persone, ha sequestrato e minacciato armato di motosega elettrica un suo conoscente dopo che quest'ultimo aveva scritto su WhatsApp alla sua ex, che nel frattempo, come precisa la Repubblica, si era accompagnata a Cesarini.

"Non ti puoi fidare di quello, pensa di essere il capo del mondo – le aveva scritto – Fa come gli pare". Due frasi che la donna aveva riferito a Cesarini. Facendo scattare la sua reazione violenta.

Sequestra, lega a una sedia e minaccia con la motosega un 36enne

Così Cesarini, insieme a due complici di 30 e 42 anni, ha raggiunto l'abitazione del trentaseienne. Con una scusa i tre si sono introdotti nell'appartamento e hanno chiuso l'uomo dentro per almeno tre ore. Lo hanno legato alla sedia e hanno iniziato a minacciarlo agitando davanti al suo volto la motosega elettrica che puntava al collo. Lo hanno lasciato soltanto dopo oltre tre ore. Nei mesi successivi, però, ha continuato a minacciarlo su WhatsApp. "Se non mi porti i soldi ti faccio a pezzettini", gli diceva.

Gli arresti nei giorni scorsi

Dopo l'accaduto, il trentaseienne, già noto per precedenti legati allo spaccio, è andato a sporgere denuncia. A seguito di mesi di serrate indagini, per i tre è scattato l'arresto, eseguito dagli agenti della squadra mobile di Viterbo, su disposizione del gip di Civitavecchia. Le accuse, nei confronti dei tre, sono quelle di estorsione aggravata e sequestro di persona in concorso.

Lo scorso 11 giugno gli agenti hanno arrestato Cesarini trovandolo in flagranza di reato: uscito dall'abitazione dell'uomo, aveva con sé i primi 300 euro estorti dopo le minacce.  Ed è tornato nuovamente in carcere su disposizione del gip di Civitavecchia.

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