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Duplice femminicidio a Cisterna di Latina

“Se mi lasci ti darò un dolore ancora maggiore”: gli sms e le minacce di morte di Sodano all’ex

Christian Sodano aveva già minacciato di morte Desyrée Amato prima di uccidere la madre e la sorella, Nicoletta Zomparelli e Renée Amato.
A cura di Natascia Grbic
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Desyrèe e Renèe Amato, l'ex fidanzata del maresciallo della Guardia di Finanza e sua sorella. A destra Christian Sodano.
Desyrèe e Renèe Amato, l'ex fidanzata del maresciallo della Guardia di Finanza e sua sorella. A destra Christian Sodano.
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"Se tu mi dai un dolore io te ne darò uno ancora maggiore". Sono diversi i messaggi di minacce contenuti nel telefono di Desyree Amato che gli agenti della Squadra Mobile stanno analizzando. A spedirli è stato l'ex fidanzato, il maresciallo della Guardia di Finanza Christian Sodano. La 22enne aveva paura di quell'arma che il ragazzo era autorizzato ad avere: e gli aveva chiesto, più di una volta, di non portarla con sé. E infatti credeva che quel 13 febbraio lui non fosse armato: quando è tornato in casa, dopo essere stato in macchina, ha invece rivolto l'arma contro di lei, e ucciso la madre e la sorella.

"Ci sono stati messaggi minacciosi", conferma a Fanpage.it Marco Fagiolo, l'avvocato della famiglia Amato. "La ragazza non ne aveva parlato con i genitori, che sapevano si stavano lasciando, ma pensavano in maniera soft". E invece la ragazza veniva minacciata di morte da Sodano, e aveva deciso di chiudere la relazione. Quando gliel'ha comunicato, lui ha ucciso la sua famiglia.

Sodano è accusato di duplice omicidio volontario ma non – per ora – del tentato omicidio di Desyree Amato. L'imputazione in questo momento è però in una fase preliminare, e non è escluso che siano aggiunte ulteriori aggravanti e accuse nei prossimi giorni, una volta che il quadro di quanto accaduto sarà più chiaro.

Nella macchina di Christian Sodano sono stati trovati grossi sacchi neri dell'immondizia, nastro adesivo, manette, manganello telescopico. Oggetti che fanno ipotizzare la volontà di un rapimento. I legali del 27enne hanno dichiarato che si tratta di attrezzi che usa per andare a pescare. Il giovane, che è stato arrestato poi a casa dello zio, era stato fermato dai carabinieri per un controllo a un posto di blocco subito dopo i femminicidi. Sodano ha detto di essere un collega della Guardia di Finanza e loro, ignari di quanto fosse accaduto solo pochi minuti prima, lo hanno lasciato proseguire consigliandogli di moderare la velocità.

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