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Scoperto nascondiglio del Gobbo del Quarticciolo, il partigiano ucciso a 16 anni

Ritrovato il covo in cui si rifugiava il Gobbo del Quarticciolo, Giuseppe Albano, il criminale partigiano ucciso a 16 anni.
A cura di Beatrice Tominic
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Giuseppe Albano, il Gobbo del Quarticciolo.
Giuseppe Albano, il Gobbo del Quarticciolo.

L'hanno scoperto per caso, a pochi giorni dal settantasettesimo anniversario della sua morte: è stato trovato il rifugio di Giuseppe Albano, più comunemente conosciuto come "Gobbo del Quarticciolo". Quando è stato ucciso, Albano era appena un ragazzo di 16 anni e si era già schierato al fianco della lotta partigiana: durante l'occupazione nazifascista, ha aderito alla Resistenza romana. Per sfuggire dai tedeschi, aveva trovato un suo nascondiglio: proprio quello rinvenuto in questi giorni sembra sia stato il suo covo, come riporta la Repubblica.

Il ritrovamento della grotta: dove si trova il nascondiglio del Gobbo del Quarticciolo

Soprannominato il Gobbo per una cifosi in seguito ad una caduta, Giuseppe Albano è nato in Calabria nel 1926, ma si è trasferito a Roma con la sua famiglia, quando aveva 10 anni, stabilendosi nel quartiere del Quarticciolo. È lì che, in una delle parallele di viale Togliatti, è stata ritrovata quella che sembra essere la grotta in cui si nascondeva. Il ritrovamento del covo è avvenuto per caso, durante alcuni lavori di bonifica disposti dal municipio in un'area verde di via Bisceglie. Nessuno sapeva dove si trovasse di preciso questo luogo, fino a quando gli operai, arrivati per i lavori, non hanno trovato una grotta scavata nel tufo.

Chi era il Gobbo del Quarticciolo, Giuseppe Albano

La figura di Giuseppe Albano è sempre rimasta a metà: da una parte nel quartiere era conosciuto per aver commesso piccoli reati insieme ad altri ragazzi della sua età, dall'altra per essersi distinto durante la Resistenza. L'8 settembre del 1943  ha avuto inizio la sua Resistenza. In breve tempo anche l'opinione che avevano di lui gli abitati della zona è cambiata: noto fino ad allora per i piccoli reati, hanno imparato a riconoscere in lui lo stratega che si trovava dietro ai sabotaggi contro i tedeschi, spesso a treni e a forni, grazie ai quali riusciva poi a dare farina agli abitanti.

Fra gli episodi avvenuti per mano di Giuseppe Albano, anche l'assalto ad una trattoria di Cinecittà, nel quale morirono tre soldati tedeschi: pare che questa sia stata la causa del rastrellamento del Quadraro, durante il quale sono state deportate più di 700 persone.

Dalle torture in via Tasso alla morte

Fra queste, pare che anche lo stesso Gobbo del Quarticciolo sia stato arrestato: una volta trasportato in via Tasso, sarebbe stato torturato e, successivamente, riuscito a fuggire. Dopo la liberazione di Roma, si è poi messo alla ricerca dei torturatori di Via Tasso, insieme ad un gruppo formato da pregiudicati: insieme derubavano soprattutto persone arricchite dalla borsa nera ed ex fascisti. Secondo altri, invece, si sarebbe trattato soltanto di una banda di criminali, in eterna rivalità con altri gruppi per contendersi il quartiere.

Durante una delle loro azioni, un caporale inglese è stato ucciso in circostanze poco chiare. Così è partita una caccia all'uomo: i carabinieri, che hanno dato la caccia ad Albano, lo avrebbero ritrovato in via Fornovo. Proprio all'interno dell'androne di uno dei palazzi della via il Gobbo avrebbe perso la vita, durante il conflitto a fuoco: era il 16 gennaio 1945 e aveva 16 anni.

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