Santa Marinella, dal mare emerge un pesce alieno tropicale: “È potenzialmente pericoloso”

Lo ha restituito il mare, lasciandolo in una spiaggia di Santa Marinella dove lo ha trovato un pescatore: si tratta di un pesce istrice Chilomycterus reticulatus, lungo 60 centimetri. L'animale, che si presenta con un corpo gonfiabile ricoperto da grosse spine, con denti fusi in placche e la livrea maculata su dorso e pinne, si nutre di ricci di mare e molluschi conchigliati. È una specie subtropicale conosciuta anche come porcospino punteggiato ed è uno dei quattro pesci alieni potenzialmente pericolosi per la salute umana.
I quattro pesci alieni segnalati
Non è la prima volta che pesci alieni finiscono nel mar Mediterraneo: proprio per riconoscerli è stata lanciata la campagna "Attenti a quei 4!" a cura dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero, del Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Irbim Istituto per le Risorse Biologiche Marine.
L'accorato appello è quello a non liberare le specie esotiche e di limitarne le possibilità di fuga: in un ambiente naturale alcune di esse, proprio come l'esemplare rinvenuto a Santa Marinella, può essere pericoloso sia per le persone che per le specie autoctone, a rischio qualora si trattasse di un predatore, ad esempio.
Il ritrovamento e l'identificazione del pesce porcospino
Sono stati proprio i ricercatori di Ispra a prendere in carico il pesce ritrovato sulle spiagge di Santa Marinalla per le analisi morfologiche e molecolari che hanno permesso di identificarne la specie. Il pesce porcospino, prima dell'esemplare trovato sul litorale laziale a nord di Roma, era stato visto soltanto una volta nel Mar Mediterraneo, nel 2008, sull'isola di Sant'Antioco.